Anche le piante sono creature di Dio?

Anche le piante sono creature di Dio? «Creato e fratello, natura e prossimo, perché separarli? Per San Francesco è così e ce lo spiega Padre Ermes Ronchi, volto noto anche in televisione.

coltivare fa tenerezza a Dio
Giardino fiorito(Canva-riscossacristiana.it)

Le riflessioni di padre Ermes Ronchi sono empatiche e soggiogano. Il suo interesse risponde alla domanda se anche le piante sono creature di Dio. Secondo il frate, non dovremmo separare l’amore per la natura e l’amore per il nostro prossimo, in quanto entrambi sono parte di una stessa realtà interconnessa.

Egli afferma che la nostra comunità non è limitata solo alla nostra specie umana, ma abbraccia tutta la creazione, comprese le piante, le erbe e gli umili vegetali che contribuiscono alla vita sulla terra. Questo significa che il nostro prossimo non è solo un essere umano simile a noi, ma tutto ciò che vive.

Il comandamento di amare il prossimo come se stessi, quindi, si espande per includere anche l’amore per la natura stessa. Padre Ronchi cita Gandhi, che affermava che il nostro prossimo è tutto ciò che vive.

Padre Ermes Ronchi illumina sul Creato: anche le piante sono creature di Dio

sudore e rispetto del Creato
coltivazione(Canva-riscossacristiana.it)

Il passo della Genesi  parla della posizione dell’uomo nel giardino dell’Eden, con il compito di coltivarlo e custodirlo.  Custodire il Creato e coltivare l’umano sono due aspetti della stessa azione. Promuovendo la vita sulla terra, l’uomo promuove anche la sua propria vita. Coltivare la terra è un atto di culto verso Dio.

Padre Ronchi invita a considerare che la terra stessa è sacra e che attraverso la cura e la coltivazione della terra, si rende un culto a Dio. Egli sostiene che la terra è la sua preghiera e cita David Turoldo, che sottolinea come Dio fiorisca nei prati e sia presente nella natura.

Secondo il sacerdote, l’urgenza per l’uomo di oggi è la custodia e la difesa della vita in tutte le sue forme. La vita è minacciata e quindi è cruciale riparare gli errori e curare le ferite, insieme all’espandere i confini e creare bellezza. Nella preghiera eucaristica, si sottolinea che Dio non solo fa vivere l’uomo, ma vivifica e santifica l’intero universo.

E’ possibile che l’uomo distrugga anche mentre costruisce o ricostruisce. Padre Ronchi afferma che se l’uomo riconosce che tutte le cose hanno la stessa origine divina e lo stesso destino, camminerà nel mondo con rispetto e cura, come uno sposo.

La terra non è fragile, ma forte e fertile, e non ha bisogno dell’uomo per mantenere i suoi cicli vitali. L’uomo appartiene alla terra, ma la terra non appartiene a lui. Se non si ha coscienza di questa verità, l’uomo può causare molti danni e diventare sia un angelo che un satana per la terra.

Quanto a Dio che invita l’uomo a “coltivare” nella Bibbia, padre Ronchi sottolinea che il modo di creare di Dio coinvolge l’opera sinergica dell’uomo. Dio non annulla le tenebre, ma crea la luce; non converte il deserto in un giardino, ma pianta un giardino nel deserto.

piante e alberi
serre(Canva-riscossacristiana.it)

L’uomo è chiamato a creare nuove relazioni con le creature. L’amore per il prossimo e per la terra diventa un atto di preservazione di sé stessi e di una civiltà che abbraccia tutte le creature.