Giovanni Allevi sta lottando da più di un anno contro un tumore, il suo post sui social ha commosso tutti: racconta il suo modo di affrontare il dolore.
Il pianista, amato e apprezzato in tutto il mondo, da più di un anno sta vivendo la terribile prova di un mieloma osseo.

Nel pieno della sua brillante carriera, Giovanni Allevi ha dovuto dare un brusco stop per curarsi dal tumore che lo ha colpito.
Fin dall’inizio della malattia, quando ha dovuto intraprendere le cure, ha informato i suoi numerosi followers attraverso i suoi canali social raccontando il dolore e la fatica che comporta una malattia di questo tipo.
Compositore, direttore d’orchestra e pianista, Giovanni è riuscito a conquistare con la sua musica un pubblico ampio che comprende sia parte di coloro che amano la musica classica che chi è prevalentemente un ascoltatore di musica leggera.
Coniugando la classica con uno stile contemporaneo e accattivante si è affermato nel panorama internazionale con un successo sempre crescente.
Il suo stile giovane e scanzonato, informale e spontaneo arriva al cuore del suo pubblico con il quale instaura un rapporto confidenziale e intimo, coinvolgente e appassionante.
Nato ad Ascoli Piceno nel 1969, ha esordito nel 1997 con il suo primo album. Ma è dal 2005, con il suo disco No concept che si afferma e la sua carriera prende il volo.
La spiritualità di Giovanni Allevi, il suo modo per superare il dolore
Proprio pochi giorni fa sui suoi profili social il pianista ha voluto aggiornare i followers sulle sue condizioni. Dopo alcuni post nel corso dei mesi in cui ha raccontato quanta sofferenza gli provocava il non poter suonare a causa della malattia e delle medicina che gli fanno tremare le mani, è di nuovo tornato sul tema del dolore.

L’artista coltiva una sua personale forma di spiritualità e la racconta così in un post in rapporto alla sofferenza che sta vivendo: “Per superare il dolore, dedico del tempo ogni giorno alla meditazione. Inizio con pensieri di riconoscenza nei confronti del Creato. Poi mi concentro sul respiro, finché il mio Ego si dissolve ed io divento Nulla. Grazie al gattino, divinità adorata dagli antichi Egizi, mantengo il contatto col Dio Tutto della Natura, indiviso, eterno, sempre beato, che permea col suo Logos ogni cosa“.
Ad accompagnare queste parole è una sua foto che lo ritrae a letto con in braccio il gattino di cui parla nella didascalia, con gli occhi chiusi intento nella meditazione.
È visibilmente provato da qeusti lunghi mesi di malattia e di dolore e il post ha suscitato la commozione generale. Una valanga di messaggi di affetto si sono riversati nei commenti al post e tanti sono gli auguri che tutti i followers e non gli fanno profondamente.
Condivisioni di esperienze e parole di incoraggiamento, sono tante le espressioni di vicinanza e di conforto che ha ricevuto.
Giovanni Allevi è davvero tanto amato e l’auspicio di tutti è che guarisca presto e possa ritornare a trasmettere le meravigliose emozioni che con la sua musica e la sua interpretazione sa dare a tutti coloro che lo ascoltano.

La sofferenza che produce una malattia può essere affrontata in tanti modi e generare vita oltre il dolore e al posto della disperazione: è il caso ad esempio di Chiara Corbella Petrillo, a cui recentemente il Comune di Roma ha deciso di intitolare una strada.