Migranti, la nuova missione della Chiesa Cattolica

Da un importante convegno sul tema migratorio emerge la nuova missione della Chiesa per il bene e l’accoglienza dei migranti.

Il fenomeno migratorio è stato analizzato in tutte le sue sfaccettature in un convegno tenuto a Roma lo scorso 3 luglio e organizzato dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) in collaborazione con il Global Solidarity Fund.

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Migranti – Facebook -riscossacristiana.it

Sister – led dialogue on migration è l’incontro che ha visto come obiettovo concreto e ambizioso l’analisi delle motivazioni profonde alla base delle migrazioni per comprendere dove attingere e come sistemare e gestire le risorse che possano favorire soluzioni inclusive e sostenibili.

Si sono riunite più di 1900 Superiore Generali di 97 Paesi del mondo che erano in rappresentanza di oltre 600.00 suore.

Hanno richiesto l’intervento di organizzazioni internazionali, rappresentanti governativi, istituzioni vaticane ed esponenti della società civile. Ma erano presenti anche rappresentanti del mondo accademico e della stampa.

Sono stati esposti i vari punti di vista sull’argomento, condivise esperienze e visioni con proposte per il futuro e la salvaguardia e tutela delle realtà più vulnerabili.

Migranti e rifugiati al centro dell’attenzione mondiale

Si tratta di uno dei tempi principali e più importanti del nostro tempo, è quanto ha affermato suor Carmen Elisa Bandeo, la coordinatrice della Rete Internazionale Migranti e Rifugiati della UISG. 

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Migranti – Canva-riscossacristiana.it

Crediamo che la comunità internazionale abbia la responsabilità di fornire assistenza a tutti i migranti e rifugiati, garantire il pieno rispetto dei loro diritti e facilitarne l’integrazione nei Paesi ospitanti” ha sottolineato la religiosa.

Il dialoghi sul tema avevano preso avvio nello scorso aprile e si sono sviluppati concentrandosi anche su altre tematiche correlate per uno sguardo a tutto tondo.

Si è parlato di ambiente, del problema dei cambiamenti climatici, di sviluppo sostenibile e di biodiversità. Per quanto concerne strettamente le condizioni di migranti e rifugiati sono state analizzate le cause che hanno prodotto il fenomeno in rapporto all’economia globale.

Ma anche il ruolo svolto dall’assistenza umanitaria e i diritti umani sono tra i risvolti che sono stati affrontati. La coesione sociale nei Paesi di approdo e lo sviluppo umano integrale sono le altre sfaccettature del tema ad esser state trattate.

Gli squilibri socioeconomici, politici, climatici degli ultimi anni hanno aumentato il numero delle migrazioni e si calcola che nel 2020 nel mondo i migranti erano circa 281 milioni, cioè il 3,6% della popolazione mondiale, che si sposta dal luogo di origine in cerca di condizioni di vita migliori.

Stando ai dati dell’UNHCR alla fine dello scorso anno c’è stato un incremento di 110 milioni di persone in fuga da guerre, violenze, povertà.

A distanza di 10 anni dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa gli sbarchi continuano, è un fenomeno di portata epocale.

Suor Patricia Murray riprende le parole del Pontefice in occasione della Giornata Mondiale per il Rifugiato e dice che “l’accoglienza è una questione a cui bisogna far fronte, senza scuse o indugi“.

Si pongono davanti grandi sfide per garantire il rispetto dei diritti umani a livello globale. “È nostro compito costruire ponti tra popoli e comunità per favorire il dialogo e percorrere il cammino della fraternità” prosegue la religiosa.

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Migranti, inclusività – Canva – riscossacristiana.it

I dati forniti dall’Onu sono allarmanti e rendono palsticamente l’idea dell’entità della crisi umanitaria in atto, riflessione alla base per trovare soluzioni efficaci.