Nella Chiesa Cattolica non esiste il divorzio, il matrimonio può essere annullato se di fatto non è mai esistito per certe condizioni.
Il matrimonio cattolico è un sacramento e pertanto ha il vincolo dell’indissolubilità. Per la Chiesa Cattolica non è possibile rompere il matrimonio e quindi divorziare perché non si può eliminare ciò che il sacramento, e quindi Dio, ha unito.

La coppia che si unisce nel sacramento del matrimonio non sancisce un semplice patto umano, né il matrimonio cristiano è una semplice benedizione che viene data dal sacerdote agli sposi.
Si tratta di un sacramento in cui sono gli sposi stessi i ministri che lo celebrano e in cui la grazia di Cristo è azione operante che interviente e agisce insieme agli sposi.
Si dice e si crede infatti che il matrimonio cattolico non è composto da due persone, lui e lei, ma da tre: lui, lei e Gesù.
Le condizioni alla base del matrimonio cattolico sono il libero e pieno consenso di entrambi gli sposi, la convinzione nell’indissolubilità dell’unione matrimoniale e l’apertura alla vita.
Solo se ci sono queste condizioni il matrimonio può essere valido. Nel caso non sussistano o vengano a mancare tutti o alcuni di questi elementi il matrimonio è nullo, cioè non è mai stato valido.
Separazione e annullamento del matrimonio secondo la Chiesa Cattolica
Se il divorzio non è contemplato perché non si può rompere ciò che è unito da un sacramento, in casi di situazioni molto difficili e problematiche è possibile la separazione.

I motivi devono essere molto seri e riguardano principalmente la tutela e la salvaguardia dell’incolumità della donna ed eventualmente dei figli.
In casi di violenza domestica, quando il marito manifesta azioni e comportamenti che possono nuocere fisicamente o psicologicamente alla famiglia la separazione è ammessa e doverosa.
Ciò non annulla il matrimonio, ma semplicemente tutela le persone nella loro salute fisica e psichica.
Altra cosa è l’annullamento del matrimonio che può avvenire se sussistono determinate condizioni che attestano che di fatto non è mai stato valido.
Ad accertare questo è il Tribunale della Sacra Rota che attraverso indagini e un vero e proprio processo andrà a definire il giudizio.
Se il matrimonio non è stato contratto in piena libertà e consapevolezza, se ci sono state influenze che ne hanno inficiato la libera volontà, è una delle condizioni per cui è nullo.
Altra condizione è se non è mai stato consumato ovvero se non ci sono mai stati rapporti sessuali tra i coniugi dopo il matrimonio. Un elemento costitutivo del matrimonio è la relazione sessuale che ha il fine unitivo e procreativo, se viene a mancare il matrimonio non sussiste.
Si può configurare anche la condizione di inganno da parte di uno dei coniugi prima del matrimonio per falsa indentità o menzogne su cose importanti e fondamentali per cui non si sono create le condizioni per un consenso libero e consapevole, dunque il matrimonio è nullo.
Per annullare il matrimonio c’è tutta una specifica procedura da intraprendere secondo le regole del Diritto canonico.

Per la Chiesa quindi non esiste il divorzio ed è importante che ci sia una adeguata consapevolezza di cosa è effettivamente il sacramento del matrimonio cattolico e le opportune condizioni prima che il matrimonio venga celebrato, affinché non sia nullo e possa anche andare avanti bene.