La storia di Don Beotti, martire del Nazismo. Beato a Piacenza

La storia di Don Beotti, fu un martire del Nazismo. Entro la fine del 2023 sarà canonizzato da Papa Francesco 

La storia di Don Beotti
Don Beotti (Screen da YouTube -riscossacristiana.it)

Giuseppe Beotti viene ricordato come vittima del nazismo: nasce nell’agosto del 1912 in provincia di Piacenza; desidera intraprendere sin da piccolo il percorso per diventare sacerdote, ma fu solo dopo il liceo che ebbe la possibilità di entrare in collegio. Proveniva, infatti, da una famiglia molto povera e proprio per questo motivo venne ritardato il suo ingresso in noviziato.

È il 1938 quando viene ordinato sacerdote e la sua prima parrocchia e quella di Borgonovo; successivamente però viene trasferito in un piccolo paese di montagna dove riesce ad inserirsi perfettamente all’interno della comunità, stringendo un rapporto molto speciale con i fedeli e con i suoi confratelli. Di li a poco, però, le cose sarebbero molto cambiate.

Il sacerdote Don Beotti sarà presto beatificato dal Papa

Il martirio di don Beotti
Don Beotti (Screen da YouTube -riscossacristiana.it)

Siamo nell’Italia della seconda guerra mondiale, un’Italia in continuo cambiamento e completamente stremata dal conflitto bellico. Paura e panico raggiungono anche il paese di Don Giuseppe che non teme di aprire le porte a partigiani, soldati, feriti o ebrei. Davanti ai suoi occhi, davanti agli occhi di Dio sono tutti uguali e sono tutti fratelli. Beotti non ha paura di quelle che possono essere le ripercussioni da parte dei tedeschi.

Tanto è vero che nella notte tra il 19 e il 20 luglio un gran numero di soldati tedeschi fa la sua incursione nel piccolo paese di montagna: sono colpevoli di aver ucciso già 70 uomini. Ma Don Giuseppe crede fino in fondo nella sua missione, ragion per cui sceglie di restare e di non scappare. Rassicura i suoi fedeli, dicendo loro di essere pronto anche sacrificare la sua vita pur di salvare la sua comunità. Ma l’esercito non hanno cura delle sue parole.

Mettono a ferro e fuoco il paese e il sacerdote tenta di dare il riparo a se stesso e al suo seminarista all’interno della canonica. Con coraggio espone un lenzuolo bianco indicando che all’interno della chiesa non ci sono partigiani, ma i soldati interpretano diversamente il messaggio e proprio quel giorno, il 20 luglio del 1944 i due sacerdoti vengono fatti prigionieri e fucilati in pubblica piazza.

La beatificazione di don Beotti
Papa Francesco (Foto da Instagram -riscossacristiana.it)

Papa Francesco venuto a conoscenza della sua storia a scelto di iniziare un percorso di beatificazione volto ad onorare il sacrificio, il coraggio, la dedizione di Don Giuseppe. Un uomo che ha dedicato la sua vita ai fedeli, che ha scelto la loro vita piuttosto che la sua. Entro la fine del 2023 Beotti sarà infatti canonizzato e i suoi resti tumulati sia a Sidolo che a Gragnano Trebbiense – sua città natale.