Scoperte 70mila api nascoste in un convento: terrorre tra le suore

Scoperte 70mila api in convento: è stato necessario l’intervento dell’etologo Andrea Lunerti per rimuovere i favi, che si pensa fossero presenti da almeno tre anni. 

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Sciame d’api(Canva-riscossacristiana.it)

Un episodio inverosimile vissuto dalle  suore del convento “Congregazione Figlie del Calvario” a Roma, nella zona di Giustiniana. Dapprima le religiose, erano spaventate a causa dell’incessante presenza di insetti che entravano ed uscivano dal bagno del convento.

Successivamente, è stata fatta una scoperta inquietante: all’interno dell’intercapedine del convento si trovavano nascoste ben 70.000 api, con un totale di 15 favi.

Una situazione diventata insostenibile per le sorelle, non riuscivano più ad accedere alla toilette o aprire la finestra a causa della presenza delle api. È stato necessario l’intervento dell’etologo Andrea Lunerti per rimuovere i favi, che si pensa fossero presenti da almeno tre anni.

70mila api in un’intercapedine: la tragica scoperta in un convento

l'esperto in materia
Lunerti e i favi di api(Instagram-riscossacristiana.it)

Si presume che il numero di insetti sia aumentato nel corso del tempo. L’esperto ha recuperato 15 favi, mentre le piccole api sono state aspirate e portate in salvo. L’intervento ha permesso di risolvere la situazione di emergenza nel convento e restituire un ambiente sicuro e tranquillo alle suore.

La vicenda delle api, intrappolate nel convento, poteva originare un evento potenzialmente pericoloso.  Per garantire la sicurezza e il benessere delle persone coinvolte, l’intervento dell’etologo e la rimozione delle api, è stato doveroso. Le suore possono tornare a vivere nel convento senza paura degli insetti e con la tranquillità necessaria per svolgere le proprie attività quotidiane.

La storia rivela che le api avevano scelto il convento della Congregazione Figlie del Calvario come luogo per costruire il loro alveare. La madre superiora, suor Maria, è stata la prima a scoprire la presenza di settantamila api e l’operosità con cui stavano costruendo le migliaia di celle.

Curiosamente, l’anno precedente, suor Maria aveva avuto un coraggioso incontro con un altro sciame di api arrivato nel giardino del convento, durante il quale aveva addirittura accarezzato gli insetti. Non è la prima volta che le api scelgono il convento come punto di sosta, forse per rifornirsi di cibo prima di ripartire.

La circostanza sottolinea la presenza e l’influenza positiva della natura e degli insetti nel contesto del convento. Nonostante l’iniziale paura e preoccupazione delle suore, l’episodio dimostra anche un certo grado di affinità e rispetto reciproco tra le api e le persone che vivono nel convento.

L’accoglienza e l’interazione con le api possono rappresentare una connessione con la natura e un’opportunità per apprezzare la bellezza e l’importanza degli insetti per l’ecosistema.

Durante questa estate, le api hanno deciso di stabilirsi all’interno del convento, costruendo il loro alveare nell’intercapedine al quarto piano. Con ben quindici favi, la loro presenza numerosa ha suscitato preoccupazione tra le suore del convento. La madre superiora, preoccupata per la situazione, ha deciso di chiedere aiuto.

L’ etologo Andrea Lunerti, noto come “acchiappa animali”, si occupa di recuperare e mettere in sicurezza animali selvatici e non. Il professore, si sposta tra Roma e la provincia per gestire situazioni del genere. La madre superiora lo ha contattato per esprimere la sua preoccupazione e chiedere assistenza nella gestione delle api.

sciame di api
Api e alveare(Canva-riscossacristiana.it)

La presenza di un ingegnoso, come Lunerti,  è stato cruciale per affrontare la situazione in modo sicuro ed efficace. Il suo ruolo è quello di garantire che gli animali rimossi e trasferiti, avvenga senza danni.