Cos’è il Concordato tra Stato e Vaticano?

Cos’è il Concordato tra Stato e Vaticano? Quali furono i punti battuti fra le parti? Esaminiamo il suo contenuto e quanto accaduto negli anni 

Cos'è il Concordato tra Stato e Vaticano
La firma dei Patti Lateranensi (Foto da Instagram – riscossacristiana.it)

Con Concordato bis, o accordo di Villa Madama, vogliamo indicare un particolare accordo politico che è stato stipulato nel 1984. Chi i firmatari? La Santa Sede e la Repubblica italiana? Lo scopo? Modificare in maniera consensuale quelli che erano i contenuti del precedenti, all’interno dei più estesi Patti Lateranensi nel 1929.

Fu di fondamentale importanza per quel che riguarda la ridefinizione dei rapporti e vennero a consolidarsi anche una serie di diritti e di privilegi per la Chiesa. Come si menzioanva in precedenza, ha sostitutio quello del ’29 firmato durante il regime fascista. Dopo un lungo periodo di negoziati si giunse finalmente alla conclusione.

Il Contenuto del Concordato tra Stato e Vaticano: i punti salienti

Cos'è il Concordato tra Stato e Vaticano
Casaroli (Foto da Instagram – riscossacristiana.it)

All’epoca dei fatti il governo italiano era guidato da Bettino Craxi, mentre per quel che riguarda la Santa Sede, essa era rappresentata dal segretario Agostino Casaroli. Vediamo adesso più da vicino quali sono i principali punti del concordato: in primis abbiamo il “riconoscimento della personalità giuridica della chiesa in Italia”. E ancora, garantire la libertà di culto ai cittadini italiani.

Altro aspetto molto importante del Concordato vede l’immunità e i privilegi destinati alle figure ecclesiastiche; inoltre gli edifici di culto non possono essere né occupati tantomeno espropriati. Sono previste le festività religiose e l’assistenza spirituale. Viene trattato il “finanziamento pubblico”, identificato con l’Otto per mille, dove i cittadini possono destinare una parte del loro guadagno alla chiesa.

Inoltre, è stato stabilito che questo deve occuparsi della gestione e della tutela del patrimonio artistico e culturale della chiesa e regolamenta il matrimonio civile. Qual è l’importanza di queste condizioni? Aver raggiunto un accordo nel 1984 ha significato un enorme passo avanti nel rapporto tra Stato e Chiesa, grazie ai diritti e ai privilegi messi per iscritto.

E oggi?

Il Vaticano e il Ddl Zan
Il Vaticano (Foto da Canva – riscossacristiana.it)

Nonostante quanto mansionato in precedenza, la presenza del Concordato ha suscitato non poche polemiche. Nello specifico, gran parte l’opinione pubblica ha sempre sostenuto che la Chiesa avrebbe dovuto avere un trattamento diverso rispetto alle altre confessioni. Oggi è risaputo che il Vaticano si è espresso in maniera negativa nei confronti del Ddl Zan – il disegno di legge che si occupa delle discriminazioni circa l’orientamento sessuale e di genere.

In che modo si è opposto? Mediante una lettera inoltrata dalla Segreteria di Stato in cui la proposta contro l’omotransfobia andrebbe a violare alcuni contenuti del Concordato. Ragion per cui, per la prima volta, si è chiesto di revisionare il documento, non bloccarlo ma facendo in modo di “rimodulare in modo che la Chiesa possa continuare a svolgere la sua azione pastorale, educativa e sociale liberamente” – le esatte parole.