Confessione senza sacerdote: quando si può fare

La Confessione sacramentale assolve dai peccati, ma in casi eccezionali è possibile chiedere perdono direttamente a Dio.

Ricevere il perdono di Dio nella sua infinita misericordia è sempre possibile : quando si pecca e ci si rende conto dei propri errori il pentimento è il primo passo per andare in questa direzione.

confessione diretta Dio
Confessione – Canva – riscossacristiana.it

Le porte del Signore sono sempre aperte e nella sua misericordia l’abbraccio al figlio pentito che vuole ritornare sulla sua strada è sempre pronto ad arrivare.

Il sacramento della Riconciliazione, quello che comunemente si chiama Confessione è lo strumento attraverso il quale il sacerdote, in persona Christi, ovvero per suo conto, come se in quel momento fosse lui, assolve dai peccati confessati in cui c’è sincero pentimento e contrizione.

Prima di confessarsi però ci si può rivolgere direttamente al Signore dopo un profondo esame di coscienza, per chiedere persono degli sbagli commessi, veniali, cioè leggeri o gravi.

È un primo passo che avvicina a rientrare in stato di grazia, di comunione con Dio. Esistono poi situazioni molto particolari, con il carattere dell’eccezionalità per cui non è possibile accedere al sacramento per cause di forza maggiore e allora si può procedere con la confessione diretta dei peccati.

I casi eccezionali per la Confessione senza sacerdote

Si tratta di situazioni rarissime in cui si desidera fortemente riconciliarsi con Dio e c’è un profondo pentimento dei propri errori ma non si ha materialmente la possibilità di incontrare un sacerdote per confessarsi.

confessione diretta Dio
Confessionale – Canva – riscossacristiana.it

Proprio in questi anni si è vissuta una delle condizioni descritte: durante la pandemia e quindi nel lockdown, quando non era fisicamente possibile confessarsi con un sacerdote Papa Francesco ha parlato della contrizione che rimette in peccati in attesa di farlo nel sacramento.

Il Pontefice ha fatto riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica nei numero 1451 e 1452 in cui si parla degli atti che deve fare il penitente.

È espressamente spiegato che “il dolore dell’animo e la riprovazione del peccato commesso, accompagnati dal proposito di non peccare più in avvenire” sono il primo step da compiere.

Quando c’è la cosiddetta “contrizione perfetta” cioè un totale pentimento sincero e profondo si ottiene il perdono dei peccati, sia quelli veniali che quelli mortali : “Tale contrizione rimette le colpe veniali; ottiene anche il perdono dei peccati mortali, qualora comporti la ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale“.

Già il Concilio di Trento nel Doctrina de Sacramento Paenitentiae al capitolo 4 afferma che la contrizione piena “riconcilia l’uomo con Dio, già prima che questo sacramento realmente sia ricevuto“.

Il sacramento non è quindi escluso o messo da parte è solo rimandato. In altri casi eccezionali, come ad esempio trovarsi in punto di morte senza avere la possibilità di confessarsi con un sacerdote certamente la contrizione e la richiesta diretta a Dio del perdono porterà i suoi frutti.

confessione diretta Dio
Confessione – Canva – riscossacristiana.it

Ecco allora quali preghiere specifiche sono state formulate per chiedere perdono a Dio quando ci si rivolge a Lui nel segreto del proprio cuore e in un dialogo intimo e intenso per essere abbracciati dalla sua sconfinata misericordia.