E’ stato arrestato per le sue parole contro la persecuzione sandinista. A Nicaragua, in prigione un altro prete: la detenzione dei religiosi, nella regione, è un fatto allarmante.

In prigione un altro prete a Nicaragua. L’arresto del sacerdote Fernando Zamora Silva, responsabile della diocesi di Siuna, e il rilascio e successivo di monsignor Rolando Álvarez, vescovo della diocesi di Matagalpa, sono eventi che indicano una crescente tensione tra il governo di Daniel Ortega e la Chiesa cattolica.
Purtroppo accade di frequente e rispettare la libertà religiosa e garantire che i rappresentanti possano esercitare il loro ministero in modo sicuro e senza restrizioni, non è sempre possibile. La comunità internazionale spesso monitora attentamente tali situazioni e può esprimere preoccupazione riguardo al rispetto dei diritti umani nel paese.
Il sacerdote è stato arrestato per le sue parole contro la persecuzione sandinista. Le azioni repressive nei confronti della Chiesa cattolica, da parte del governo di Daniel Ortega in Nicaragua, non frenano.
La detenzione di religiosi, per presunta cospirazione contro il regime, è un fatto allarmante. Le autorità nicaraguensi tendono a non rispettare i diritti fondamentali, inclusa la libertà di espressione e di religione, così come il diritto alla libertà personale di ogni individuo.
In prigione un altro prete a Nicaragua: presunte parole contro il regime sandinista

La situazione in Nicaragua è in continua evoluzione. Il 19 luglio 1979 è un anniversario significativo nella storia del Nicaragua, poiché segna la fine della dittatura della famiglia Somoza che governava il paese in modo autoritario dal 1937.
L’entrata delle forze rivoluzionarie a Managua, la capitale del Nicaragua, rappresentò un momento di svolta politica per il paese. Anastasio Somoza Debayle, l’ultimo dittatore della famiglia, aveva lasciato il Nicaragua due giorni prima dell’entrata delle forze rivoluzionarie.
La famiglia Somoza aveva avuto un controllo dominante sul paese per diverse decadi, sostenuta dalla Guardia Nazionale, l’esercito nicaraguense. La figura di Anastasio Somoza García, il padre di Somoza Debayle, è legata anche all’uccisione di Augusto Sandino, un celebre leader rivoluzionario nicaraguense.
Sandino si oppose ai conservatori e alle interferenze statunitensi nel Nicaragua durante gli anni ’20 e ’30. La sua lotta contro l’oppressione e le ingerenze straniere, è servita da ispirazione per molti leader rivoluzionari, tra cui Fidel Castro e Che Guevara.
L’entrata delle forze rivoluzionarie a Managua, nel 1979, segnò un momento di cambiamento radicale nella storia del Nicaragua, aprendo la strada per un nuovo sistema politico e una nuova direzione per il paese.
Dal sondaggio, commissionato da “Confidencial” a Gallup Costa Rica riguardo alla credibilità delle istituzioni in Nicaragua, è emerso che nonostante le difficoltà e la persecuzione che la Chiesa cattolica affronta nel paese, risulta essere l’istituzione più credibile secondo il 48% dei partecipanti al sondaggio.
Allo stesso tempo, la presidenza ha ottenuto solo il 26% di credibilità. L’ex candidato alla presidenza Felix Maradiaga e la giornalista e attivista Cristiana Chamorro Barrios, hanno ricevuto opinioni favorevoli rispettivamente dal 48% e dal 43% dei partecipanti.

I dati possono riflettere la fiducia che la popolazione nicaraguense ripone nella Chiesa cattolica come istituzione, nonostante le difficoltà e le sfide che essa affronta. Riconoscere la credibilità e il supporto che la Chiesa cattolica riceve dalla popolazione può essere un fattore importante da considerare nelle dinamiche politiche e sociali del paese.