Rogo Venere degli Stracci, fermato presunto colpevole

Rogo Venere degli Stracci, l’opera del Pistoletto completamente arsa dalle fiamme qualche giorno fa. Fermato il presunto colpevole, si attendono ulteriori aggiornamenti.

rogo venere stracci colpevole
Opera a Napoli(Instagram-riscossacristiana.it)

Sorprendente colpo ai danni dell’arte creata da Michelangelo Pistoletto nel centro dello splendido scenario del capoluogo campano: è andato in rogo la Venere degli stracci, ma spunta un colpevole, o almeno rimane presunto per il momento.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dal personale del Commissariato Decumani, utilizzando le immagini del sistema di videosorveglianza cittadina. Ciò ha permesso di individuare il presunto autore del rogo della scultura e rintracciarlo in una mensa situata in via Marina.

Un sospetto uomo, senza fissa dimora, è stato fermato dopo che le indagini e le immagini delle telecamere di sorveglianza sembrano collegarlo all’incendio della scultura Venere degli Stracci.

Scovato il presunto colpevole del rogo della Venere degli Stracci a Napoli: un clochard

incendio a Napoli
rogo venere stracci colpevole (Instagram-riscossacristiana.it)

34 anni, con le iniziali S.I. è stato rintracciato e fermato dalla polizia a Napoli in relazione al rogo della scultura Venere degli Stracci. Le tracce seguite dalla squadra mobile e dagli agenti del commissariato Decumani, sono state rapide dopo l’indignazione suscitata dall’incendio nelle vicinanze del Molo Beverello, in piazza Municipio, avvenuto alle 5:30 del mattino.

Nonostante l’uomo abbia negato di essere responsabile del rogo e di sapere qualcosa al riguardo, le immagini delle telecamere di sorveglianza sembrano incastrarlo. Nei video si vede l’uomo arrivare a piedi in piazza Municipio alle 5:30 del mattino, estrarre un accendino e appiccare il fuoco ai vestiti.

Le condizioni meteorologiche calde e il vento di quella mattina hanno contribuito ad alimentare le fiamme. l’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha commentato così la terribile vicenda che lo ha colpito nel profondo:

“Dispiacere e sconcerto per un atto che lede l’immagine della città e della sua gente e offre una narrazione distorta di quello che è il genio autentico dei Napoletani i quali nel corso dei secoli si sono dimostrati capaci di accogliere, valorizzare, tutelare, diffondere l’arte in ogni sua forma, al di là dei gusti e delle valutazioni personali. 

Il prelato ha espresso quindi, dispiacere e sconcerto per l’atto che ha danneggiato l’immagine della città e delle persone che vi abitano. Ha sottolineato che i Napoletani nel corso dei secoli si sono dimostrati capaci di diffondere l’arte in ogni sua forma, indipendentemente dai gusti personali.

L’Arcivescovo ha considerato la distruzione di un’opera d’arte come un attentato alla cultura e all’anima stessa, manifestando solidarietà all’artista.

Ha espresso l’auspicio che dalle ceneri di quest’opera possa sorgere un nuovo senso di corresponsabilità nel custodire, diffondere e promuovere la bellezza e l’arte. Ha sottolineato che l’arte e la bellezza sono linguaggi universali in grado di elevare il cuore umano e contribuire alla causa della pace, della custodia del creato e della dignità umana.

Don Battaglia ha anche ribadito che l’unico “rogo” auspicabile è quello che nasce dalle fiamme della pace e della giustizia, in grado di bruciare ogni forma di violenza, teppismo e incuria, sostituendole con il senso di solidarietà, rispetto e bene comune.

autore artista
Michelangelo Pistoletto(Instagram-riscossacristiana.it)

Le sue parole mostrano la preoccupazione per l’atto distruttivo commesso e l’invito a riscoprire e promuovere i valori culturali, artistici e umani che contribuiscono al bene della società.