Gianni Morandi racconta di sè e del suo rapporto con la fede. Crede in Dio nonostante un dettaglio importante e ha un prete di riferimento.
Il cantante di “fatti mandare dalla mamma a prendere il latte“, ma anche di moltissime altre canzoni di successo, all’età di 78 anni parla della sua vita costellata da tanti successi professionali e della sua relazione con Dio.

È nato nel 1944 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e si accinge a far partire il suo tour che ha preso il via lo scorso 6 luglio con il titolo “Go Gianni Go!“ che lo vedrà impeganto dopo Senigallia per tutta l’estate in giro per l’Italia.
Quella di Gianni Morandi è una carriera inarrestabile: a marzo ha prodotto il suo ultimo disco che si chiama “Evviva!“ e nel tour appena iniziato oltre al suo repertorio canterà anche le canzoni di Jovanotti con il quale collabora da tempo in un brillante sodalizio artistico.
Arrivato alla soglia degli 80 anni Morandi ripercorre la sua vita in cui si può ripercorrere anche parte della storia d’Italia.
Quando è nato a Monghidoro, una località dell’Appennino tosco-emiliano, l’11 dicembre del ’44, il tetto della casa era stato precedentemente sfondato dai bombardamenti e quel giorno nevicaca.
Così per scaldarlo un soldato americano regalò a sua mamma una coperta e gli cantò una canzoncina di benvenuto in inglese.Quasi un presagio di ciò che avrebbe avuto un ruolo così importante nella sua vita, la musica.
La fede in Dio nonostante il padre
Il cantante che ha affascinato e segnato l’Italia con la sua musica in particolare negli anni ’60 e ’70, parla anche della sua spiritualità.

Crede in Dio, nella fede che gli ha trasmesso sua mamma e per questo è stato battezzato e poi ha fatto la Comunione e la Cresima.
La sua fede però non nasce in un contesto familiare pienamente credente. Suo padre infatti, che gli ha trasmesso la passione per la musica, non lo ha però educato nella fede.
Era ateo e comunista, ogni mattina gli faceva leggere alcune pagine del Capitale di Marx e di vari giornali di sinistra.
Il parroco del paese non andava d’accordo con suo padre e una volta cacciò lui dalla processione perché con un suo amico facevano caos e non andava a messa ogni domenica.
L’imprinting della fede gli è stato dato in particolare dalla nonna materna che ogni giorno faceva lunga strada per andare a messa.
Lei gli portava un libricino di dottrina cristiana che puntualmente suo padre faceva sparire. La fede di Gianni Morandi oggi ha un grande punto di riferimento per lui.
Si tratta del card. arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana Matteo Zuppi. Lui lo chiama “don Matteo” e racconta che nei momenti di difficoltà lo considera un punto di riferimento a cui rivolgersi.
Sono amici, si messaggiano spesso, c’è un rapporto di grande affetto. Una volta Zuppi ha portato lui e Francesco Guccini da Papa Francesco.

E in un’altra occasione, per una manifestazione pubblica pro – Ucraina in una piazza di Bologna, in cui c’era anche Elly Schlein, il cantante è stato invitato dal cardinale a portare con sé la chitarra. Poi si sono messi insieme a cantare le canzoni più famose di Morandi.