L’allarme dell’OMS: dolcificante potenzialmente cancerogeno

Secondo l’OMS un comune dolcificante usato solitamente al posto dello zucchero potrebbe rivelarsi cancerogeno: scatta l’allerta.

Per molto tempo è stato considerato un ottimo sostituto del classico zucchero bianco o di canna. Si tratta di un dolcificante abbastanza presente in commercio e molto usato da un ampio numero di consumatori.

dolcificante cancerogeno aspartame
Aspartame nel caffè- Canva – riscossacristiana.i

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto una dichiarazione che ha messo in allarme chi sceglie di dolcificare cibi e bevande con l’aspartame.

A quanto risulta da recenti studi dell’OMS potrebbe rivelarsi cancerogeno per l’uomo. L’osservazione arriva nello specifico dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che ha effettuato una valutazione del grado di cancerogenicità dell’aspartame in un recente incontro tenuto a Lione dal 6 al 13 giugno.

Circa le analisi fatte relativamente al carcinoma epatocellulare il dolcificante è risultato da inserire nella categoria del gruppo 2B, che contiene anche l’estratto di aloe vera e l’acido caffeico, una sostanza che oltre che nel caffé si trova anche nel tè.

Lo ha affermato Paul Pharoah, docente di epidemiologia del cancro presso il Cedars- Sinai Medical Center di Los Angeles.

Non dovrebbe destare un’eccessiva preoccupazione, secondo lo studioso, l’appartenenza alla categoria 2B. Il rischio di cancro c’è ma non è elevato e in particolare il pericolo è da mettere in relazione alla frequenza del consumo e alla quantità.

Gli studi e i consigli degli esperti

Sono tre gli studi relativi all’incidenza dell’uso di aspartame sul cancro epatocellulare. Mary Schubauer-Berigan  della Iarc in riferimento a queste ricerche fatte negli Stati Unitie in dieci Paesi europei sostiene che siano gli unici studi epidemiologici al riguardo.

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Aspartame – Canva – riscossacristiana.it

Dal 27 giugno al 6 luglio a Ginevra si è riunito un altro gurppo di studio, il Jefca, comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari costituito dall’OMS e dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura,  un’altra agenzia delle Nazioni Unite.

Ne è emerso che l’allarme sarebbe ingiustificato. Non ci sono motivi per cambiare la dose giornaliera consigliata e stabilita nel 1981 che comprende da 0 a 40 milligrammi di dolcificante per chilo di peso corporeo da assumere durante il giorno.

Anche Francesco Branca, direttore dell Nutrizione e della Sicurezza alimentare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che più che eliminare l’aspartame è consigliabile ridurne il consumo.

Quello che viene suggerito è la moderazione. Chi bene di tanto in tanto una bibita e ci aggiunge l’aspartame non deve preoccuparsi.

Una lattina di bibita analcolica senza zucchero ma contenente aspartame ha in media 200 o 300 mg di dolcificante.

In proporzione al peso corporeo quindi per superare il limite consigliato bisognerebbe bere più di 10 lattine al giorno, cosa che evidentemente è estremamente improbabile.

La moderazione e la giusta misura in ogni cosa è quanto c’è di meglio per mantenere un opportuno ed adeguato equilibrio, così anche nell’alimentazione.

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Bibita con aspartame – Canva – riscossacristiana.it

Tra gli altri recenti studi di cui si è occupata l’Organizzazione Mondiale della Sanità c’è anche una ricerca sulla vista con una previsione per il futuro a livello mondiale non particolarmente promettente.