Strage di bambini nel Mediterraneo: 289 morti quest’anno

Con l’aumento degli sbarchi nel Mediterraneo cresce anche il numero di bambini che perdono la vita, solo in questo anno ne sono morti 289.

I dati dell’Unicef e di Oim (Organizzazione Internazionale delle migrazioni) sono allarmanti. Cresce il numero di sbarchi nelle zone del Mediterraneo e con essi la conseguenza è un aumento dei minori che muoiono come vittime del mare.

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Migranti – Facebook – riscossacristiana.it

Si considera che il fenomeno migratorio sungo le coste del Mediterraneo abbia come risvolto agghiacciante un numero di circa 1500 tra bambini e ragazzi, comunque minori, morti dal 2018 fino ad oggi e 8274 persone scomparse. 

Si tratta di una media che si aggira intorno al 20%. È stato calcolato che in una settimana muoiono circa 11 bambini nei viaggi che li portano verso la terraferma.

Questa drammatica strage potrebbe essere anche sottostimata e i numeri potrebbero anche essere maggiori.

Anche la stima per il 2023 è preoccupante. Su circa 11600 bambini che hanno affrontato il lungo viaggio in mare e quindi 428 a settimana, solo nel primo trimestre dell’anno sono stati 3300 i piccoli che non erano accompagnati e sono stati così registrati.

È il 71% di tutti quelli che sono arrivati nelle coste europee attraverso la rotta mediterranea. Si registra inoltre che gli sbarchi non accennano a diminuire, anzi, crescono esponenzialmente. 

La causa del boon di sbarchi nelle coste mediterranee

Frontex, l’agenzia europea per la protezione dei confini rileva quasi 66 mila unità segnalate dalle autorità nazionali solo nella prima metà dell’anno in corso e cioè da gennaio a giugno.

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Migranti – Facebook – riscossacristiana.it

Il Mediterrano centrale è la rotta più attiva che porta verso i Paesi dell’Unione europea, ed è la meta di tutti gli ingressi irregolari.

Mentre le altre rotte hanno registrato significativi cali rispetto agli anni precedenti, qui la situazione si pone all’opposto.

La causa principale che si riscontra alla base di questo boom di sbarchi sono i prezzi bassi richiesti dai trafficanti. 

Dopo un freno per lunghi periodi di condizioni metereologiche avverse le attività dei trafficanti si sono intensificate fino a determinare una crescita dell’85% degli arrivi.

Il fenomeno non accenna a fermarsi e la pressione migratoria è prevista in aumento anche per quanto riguarda i prossimi mesi.

In particolare i trafficanti per i migranti provenienti dalla Libia e dalla Tunisia offrono prezzi molto bassi. Tutto questo si colloca in un contesto di spietata concorrenza tra gruppi criminali che si fronteggiano nell’attività illecita.

I bambini su tutti sono quelli maggiormente indifesi ed esposti al pericolo. Solo in questo anno si stima che ne siano morti 289.

Tra questi c’è un piccolo di soli 4 anni morto annegato nel naufragio al largo di Lampedusa. Gli hotspot della località siciliana sono al collasso e il problema si fa sempre più stringente.

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Migranti – Facebook – riscossacristiana.it

La Chiesa studia come poter essere d’aiuto in quella che è certamente una sua nuova missione.L’accoglienza è certamente la sua priorità.