Il Vaticano condanna la distruzione dei simboli religiosi

In aumento gli atti di odio religioso con la distruzione dei simboli: netta condanna del Vaticano al Consiglio dei Diritti Umani.

Nel corso della 53esima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU, l’incaricato d’affari della Missione permanente della Santa Sede, mons. David Putzer è intervenuto per affrontare il tema della distruzione dei simboli religiosi che vede l’accrescere di episodi in tal senso.

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Corano – Canva – riscossacristiana.it

Il rappresentante vaticano ha espresso una ferma condanna di questi atti ovvero la profanazione, la distruzione e la mancanza di rispetto verso luoghi di culto, oggetti e simboli religiosi. 

Il Pakistan ha chiesto che venisse affrontato l’argomento a causa della situazione allarmante nel Paese in cui sono innumerevoli gli atti persecutori, premeditati e pubblici, di manifesto odio religioso sia nei confronti dei cristiani che dei musulmani.

Se in Pakistan è la persecuzione dei cristiani ad essere in atto, in alcuni paesi europei si è assistito alla profanazione del Corano in pubblico e in più episodi.

In particolare questo è accaduto in Svezia dove un attivista di origine irachena poche settimane fa ha bruciato pubblicamente le pagine del libro sacro dei musulmani di fronte alla moschea di Medborganplatsen nei pressi di Stoccolma.

Il chiaro gesto provocatorio è stato fatto nei giorni all’inizio della festa di al-Adha, una delle più importanti per i credenti di fede musulmana.

La dignità dei credenti non viene rispettata

Papa Francesco ha condannato nettamente il gesto affermando di essere molto indignato perchè qualsiasi libro oggetto di fede deve essere rispettato per il rispetto dovuto a coloro che credono.

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Santo Rosario – Canva – riscossacristiana.it

Ha ribadito che la libertà di espressione non deve mai essere utilizzata come motivazione per agire con disprezzo.

L’incaricato della Santa Sede ha perciò espresso oltre alla condanna per avvenimenti come questo anche la forte preoccupazione che sia attaccata la dignità stessa del credente.

Insultare intenzionalmente le credenze religiose, le tradizioni o gli oggetti sacri costituisce un attacco alla dignità umana del credente” ha dichiarato.

Non si tratta che di un abuso della libertà di espressione, che è in se stessa un dono prezioso. Gesti di questo tipo alimentano intolleranza, odio e generano violenza.

E in un mondo dominato da guerre e violenze di ogni tipo bisogna puntare sulla fraternità come “balsamo sulle ferite di questo tempo“.

A conclusione dell’incontro e del dibattito i membri del Consiglio dell’ONU per i diritti umani hanno approvato una risoluzione a condanna di qualsiasi manifestazione di odio religioso includendo nello specifico i recenti episodi di profanazione del testo del Corano.

La risoluzione è stata accolta con 28 voti a favore, tra cui quelli del Pakistan e di Senegal e Cina. Ma ci sono stati anche 12 contrari tra cui rientrano paesi europei che sono membri del Consiglio, ama nche gli Stati Uniti e il Regno Unito. Sette sono state le astensioni.

In Italia si è svolto il primo di una serie di Forum sul tema della libertà religiosa che è stata identificata come un elemento chiave a fondamento della democrazia.

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Simbolo della religione ebraica – Canva – riscossacristiana.it

Anche il premier Giorgia Meloni si è espressa a chiare lettere in difesa della libertà religiosa come diritto umano assolutamente da tutelare.