Evangelizzare e trasmettere la fede: c’è una responsabilità, un cristiano ha la missione di portare luce in tutto ciò che si fa.
Credere in Gesù Cristo non è soltatno un fatto privato. Come spiega don Luigi Maria Epicoco, nella cultura contemporanea non è stata eliminata del tutto la religiosità, ma è stata relegata a fatto esclusivamente personale.

Legata alla sfera strettamente privata e alla coscienza del singolo è come se la fede non dovesse rientrare nella relazione con gli altri.
Partendo dal Vangelo di Matteo 10, 24 – 33, si snoda la riflessione su questo punto: c’è una responsabilità dietro la fede? Il cristiano deve tenere per sé ciò in cui crede o portare luce e trasmetterlo agli altri?
Il brano del Vangelo in questione afferma: “Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti“.
Sono parole molto chiare ed esplicative: ciò che è stato annunciato è richiesto che sia detto apertamente, e predicato addirittura sui tetti, cioè in modo manifesto e a tutti.
Evangelizzare nella cultura di oggi
Nella cultura del mondo contemporaneo, fa notare don Epicoco, il credo religioso è considerato una credenza come un’altra, frutto di fantasia, più o meno come credere a Babbo Natale.

Viene lasciata alla volontà di ognuno come si trattasse di un gioco, relagandola alla sola sfera intimistica. Bisogna partire però da una riflessione: chi è davvero Gesù?
È reale o no? Come sostiene un altro sacerdote, padre Maurizio Botta, dell’Oratorio di San Filippo Neri di Roma, bisogna porsi la domanda: o Gesù è un matto che afferma di essere Dio o lo è davvero.
Se per fede si crede che lo sia davvero allora la vita non può che essere imperniata di lui e di conseguenza non può restare un fatto privato, investe la vita tutta nel suo insieme quindi anche i rapporti con gli altri e con la società intera.
Ogni ambito della vita di un credente è rivestito dalla presenza del Signore. Don Epicoco spiega che non si tratta di ostentare la fede, né di cercare di fare proselitismo, ma non si può aver paura di vivere apertamente ciò che si è scoperto corrispondere alla Verità.
In chi crede nasce una responsabilità: annuciare, evangelizzare, far conoscere Gesù. Testimoniare con la propria vita, apertamente, a chiunque con cui si sia in relazione.
A tal proposito Papa Francesco parla di cosa serve davvero per evangelizzare e per farlo nel modo giusto.

Il cristiano ha una luce che deve rimanere accesa e non può essere nascosta, ma c’è bisogno che sia portata agli altri. Certamente non è spesso facile perché fonte di persecuzione e fatica, ma è quanto viene richiesto da Gesù stesso, come le parole del Vangelo a chiare lettere indicano.