Per un cristiano la messa è al centro della vita di fede: non parteciparvi può costituire un peccato grave sopratutto in certe condizioni.
Partecipare alla messa domenicale secondo i dettami della Chiesa Cattolica rappresenta quello che in termini tecnici è chiamato un “precetto”.

La messa domenicale è anche considerata una festa perchè si celebra, come ad ogni messa d’altra parte, il Sacrificio e la Resurrezione di Gesù Cristo.
E legato alla festa c’è il Terzo Comandamento: “Ricordati di santificare le feste“. Da qui nasce il precetto che la Chiesa sancisce come azione da fare sempre tranne reale e grave impossibilità fisica, in particolare per malattia.
E lo fa per il bene della persona, perché partecipare alla messa è il nutrimento essenziale nella vita di fede. Bisogna innanzitutto riflettere su cosa sia effettivamente la messa.
Non è una rappresentazione o uno spettacolo, è un rito, ma non si ferma esclusivamente all’aspetto rituale. Nella messa c’è l’incontro con Gesù vivo e realmente presente nell’Eucarestia in corpo, sangue, anima e divinità.
Sull’altare nel momento della consacrazione eucaristica si compie ogni volta un miracolo. Gesù si fa vivo in quel pane e in quel vino.
Non voler prendere parte alla messa domenicale è perciò un peccato, e anche grave, però bisogna considerare alcune condizioni.
Le condizioni per cui non andare a messa è peccato grave
Come specifica il Catechismo della Chiesa Cattolica al canone 2183, non si può comprendere la gravità del peccato senza conoscere la situazione morale e spirituale della persona.

Nello specifico, non voler andare a messa indica certamente una crisi spirituale, e bisogna capire se non c’è una chiara o sufficiente comprensione dell’importanza della messa. E di conseguenza non sapere o credere fino in fondo alla gravità del non compiere questo atto.
Può essere indice di una crisi scaturita da una ricerca di convinzione. Oppure, nel caso derivi da una deliberata volontà di star lontano da Dio, pur consapevole dell’importanza che ha la messa, certamente costituisce un peccato grave.
È molto importante, soprattutto nella società estremamente secolarizzata in cui si vive in Occidente, per restringere il campo, che il valore della messa venga conosciuto.
Risulta essenziale che si comprenda l’importanza di andare a messa, non come dovere da assolvere, ma come appuntamento d’amore con Colui che è il Dio morto in Croce per la salvezza dell’uomo e poi Risorto nella vittoria sul male.

Bisogna che si conosca e si comprenda, e certamente che si creda, nella reale presenza di Gesù nel sacramento dell’Eucarestia. Solo così la messa assumerà il suo vero significato e verrà vista nell’ottica giusta e in tal caso sicuramente il peccato di non andare a messa sarebbe commesso molto meno.