20 luglio: il ricordo di Sant’Apollinare di Ravenna martire

Sant’Apollinare, vescovo e martire, è il patrono di Ravenna che visse a cavallo tra I e II secolo, esempio di pastore.

Apollinare è considerato il fondatore della Chiesa di Ravenna, che lo riconosce come patrono. Era originario di Antiochia di Siria dove nacque nel I secolo. 

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Sant’Apollinare – Facebook – riscossacristiana.it

Nella sua città natale conosce il nascente cristianesimo e sembra incontri anche Pietro, di cui diventa discepolo. Con lui si dirige a Roma.

Proprio a Roma si trova la famosa basilica a lui intitolata. Vive nella città ma poi si sposta e Si dedica all’evangelizzazione anche di altre zone come l’Emilia -Romagna.

Si stabilisce a Classe vicino Ravenna dove c’era la base della marina militare e lì resta fino alla fine dei suoi giorni quando muore martire sotto l’impero di Vespasiano.

Anche la Basilica di Sant’Apollinare in Classe è storica e testimonia la sua presenze e il culto a lui dedicato.

Come accade per molti santi dei primi secoli le notizie sulla sua vita sono poche, incerte e lacunose. Alcune fonti ad esempio lo collocano in un periodo di tempo successivo al I secolo.

L’evangelizzazione di Ravenna

Apollinare riesce a trasmettere la fede cristiana generando molte conversioni. Anche a Ravenna, si narra che in seguito ad un miracolo, la guarigione della moglie del tribuno, tutta la famiglia si converte e chiede il Battesimo.

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Basilica di Sant’Apollinare in Classe – Facebook – riscossacristiana.it

Il cristianesimo però è fortemente avversato e appena si diffonde la notizia e viene chiesto ad Apollinare di offrire sacrifici agli dei pagani. 

Ma lui si rifiutò e fu aggredito e percosso. Poi diventa il primo vescovo della città e la guida per ben 30 anni. È la figura del buon pastore che ama e si prende cura delle pecore che gli sono state affidate.

Incarna perfettamente la figura pastorale del vescovo che riesce a condurre alla fede i fedeli. Finisce nel mirino dei pagani che arrivano a vietargli di predicare, ma lui non demorde.

Intorno all’anno 70 mentre lui fa ritorno dalla visita ad un lebbrosario lo picchiano ferocemente riducendolo in fin di vita. Morirà infatti 7 giorni dopo nel luogo in cui successivamente sarà eretta la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.

La sua fama di santità e il suo culto si diffondono rapidamente e si estende fino a Roma dove poi nel IX secolo vengono portate alcune sue reliquie attualmente conservate nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. 

La devozione a questo santo varca i confini dell’Italia e si diffonde anche in altri Paesi: è presente in Germania, soprattutto nella regione dell’Alsazia, ma anche in Francia.

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Basilica di Sant’Apollinare a Roma – Facebook – riscossacristiana.it

Non si ha notizia certa della data di canonizzazione, il processo attraverso il quale si giungr al riconoscimento ufficiale della santità. Si tratta di un percorso che prevede diverse tappe e che può richiedere non solo anni e decenni, ma anche secoli di tempo.