Sant’Apollinare, vescovo e martire, è il patrono di Ravenna che visse a cavallo tra I e II secolo, esempio di pastore.
Apollinare è considerato il fondatore della Chiesa di Ravenna, che lo riconosce come patrono. Era originario di Antiochia di Siria dove nacque nel I secolo.

Nella sua città natale conosce il nascente cristianesimo e sembra incontri anche Pietro, di cui diventa discepolo. Con lui si dirige a Roma.
Proprio a Roma si trova la famosa basilica a lui intitolata. Vive nella città ma poi si sposta e Si dedica all’evangelizzazione anche di altre zone come l’Emilia -Romagna.
Si stabilisce a Classe vicino Ravenna dove c’era la base della marina militare e lì resta fino alla fine dei suoi giorni quando muore martire sotto l’impero di Vespasiano.
Anche la Basilica di Sant’Apollinare in Classe è storica e testimonia la sua presenze e il culto a lui dedicato.
Come accade per molti santi dei primi secoli le notizie sulla sua vita sono poche, incerte e lacunose. Alcune fonti ad esempio lo collocano in un periodo di tempo successivo al I secolo.
L’evangelizzazione di Ravenna
Apollinare riesce a trasmettere la fede cristiana generando molte conversioni. Anche a Ravenna, si narra che in seguito ad un miracolo, la guarigione della moglie del tribuno, tutta la famiglia si converte e chiede il Battesimo.

Il cristianesimo però è fortemente avversato e appena si diffonde la notizia e viene chiesto ad Apollinare di offrire sacrifici agli dei pagani.
Ma lui si rifiutò e fu aggredito e percosso. Poi diventa il primo vescovo della città e la guida per ben 30 anni. È la figura del buon pastore che ama e si prende cura delle pecore che gli sono state affidate.
Incarna perfettamente la figura pastorale del vescovo che riesce a condurre alla fede i fedeli. Finisce nel mirino dei pagani che arrivano a vietargli di predicare, ma lui non demorde.
Intorno all’anno 70 mentre lui fa ritorno dalla visita ad un lebbrosario lo picchiano ferocemente riducendolo in fin di vita. Morirà infatti 7 giorni dopo nel luogo in cui successivamente sarà eretta la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.
La sua fama di santità e il suo culto si diffondono rapidamente e si estende fino a Roma dove poi nel IX secolo vengono portate alcune sue reliquie attualmente conservate nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
La devozione a questo santo varca i confini dell’Italia e si diffonde anche in altri Paesi: è presente in Germania, soprattutto nella regione dell’Alsazia, ma anche in Francia.

Non si ha notizia certa della data di canonizzazione, il processo attraverso il quale si giungr al riconoscimento ufficiale della santità. Si tratta di un percorso che prevede diverse tappe e che può richiedere non solo anni e decenni, ma anche secoli di tempo.