Ha suscitato indignazione e polemica la scritta che alcuni bambini tedeschi hanno fatto sulla sabbia: era una svastica.
È accaduto su una spiaggia nella zona di Pesaro. È comparso un particolare disegno fatto da alcuni bambini tedeschi, ma c’è chi dice che fosse uno solo, e da lontano poteva sembrare un’opera d’arte.
Ma a guardarla bene era una grande svastica con alcune parole in tedesco e le lettere SS. A filmare queste scritte sulla sabbia pesarese è stato un uomo, Federico Renzi e poi il video è stato diffuso sul profilo Instagram welcome_to_perse.
“Bambini tedeschi in vacanza con la famiglia in spiaggia a Pesaro, disegnano sembra un opera d’arte invece… Disegnano una svastica” sono le testuali parole riportate dagli amministratori del profilo a commento del video.
La svastica, detta anche croce uncinata, è un antico segno simbolico religioso che ha orifine nelle culture dell’Eurasia.
Diventata tristemente nota per essere stata usata dal nazismo e considerata simbolo della razza ariana e simbolo identificativo.
Sarà stata solo la bravata di qualche ragazzino, che come testimoniano i presenti, era al mare insieme ai genitori?
Il video e le polemiche
Il video dopo la pubblicazione è subito diventato virale. E le reazioni degli utenti del social nei commenti sono state prevalentemente di indignazione.
Da chi invita il ragazzino ad andar via dall’Italia, a chi è stupito che atti così, che sembrano inneggiare al nazismo, possano essere fatti ancora al giorno d’oggi.
Ma soprattutto emerge la reazione di rimprovero nei confronti dei genitori che pur essendo presenti hanno lasciato che quel disegno venisse fatto sulla sabbia, insieme a qualche parola in tedesco tempestivamente cancellata da una signora e la scritta SS, con l’ovvio riferimento alle autorità naziste.
Anche se il disegno essendo fatto sulla sabbia ha una durata molto breve è apparso comunque come un atto di sfregio e come un preoccupante gesto di un sentire neonazista che potrebbe serpeggiare ancora.
Impossibile dimenticare gli orrori compiuti dal nazismo e l’opinione pubblica va in questa direzione, ricordare i drammi che ha prodotto e condannare gesti che possano inneggiare ad esso anche se in modo superficiale e goliardico.
Tra i moltissimi testimoni del male nazista ci sono martiri come don Giuseppe Beotti, la cui storia insegna moltissimo.