Il problema del caldo riguarda tutti ma crea molto pericolo per i bambini: allarmanti i dati Unicef, c’è rischio per milioni di minori.
Le elevate ondate di calore che rivestono la maggior parte del mondo rappresentano un serio pericolo per i bambini. Si calcola che 1 su 4 di quanti vivono nei Paesi maggiormente colpiti è a rischio.

Secondo i dati riportati dall’Unicef attualmente sono circa 558 milioni i bambini che si trovano esposti ad un’alta frequenza di ondate di calore.
Si teme che entro il 2050 il numero potrebbe crescere di molto e arrivare a toccare oltre i 2 miliardi di bambini.
I Paesi che stanno affrontando un aumento delle temperature e per periodi sempre più estesi e prolungati sono sempre di più.
Aver a che fare con il clima rovente è un problema che si sta diffondendo a macchia d’olio. È in netto peggioramento dappertutto e questo riguarda anche i Paesi europei.
Il problema perciò non interesserà soltanto i bambini africani e asiatici, ma anche quelli dei nostri Paesi europei.
L’Italia si trova nella zona considerata l’hotspot del Mediterraneo, inserita tra le aree che stanno subendo un maggior aumento di calore nella media globale.
I dati e le previsioni dell’Unicef
Stando ai dati Unicef nel 2020 ad essere esposti ad ondate di calore ad alte frequenze erano 6,1 milioni di bambini e ragazzi.

La previsione è che per il 2050 saranno aumentati di molto arrivando a crescere di numero fino a circa 8,7 milioni, e questo in un contesto di basse emissioni.
Se invece si considera un panorama di emissioni elevate la cifra sale a 9,7 milioni. Il portavoce di Unicef Italia li ha definiti dati allarmanti e ha affermato che non bisogna abbassare la guardia.
Il caldo intenso provoca seri rischi alla salute di tutti e anche a quella dei bambini e degli adolescenti, di coloro che non hanno ancora completato il percorso di crescita.
I bambini infatti hanno una capacità di regolare la loro temperatura corporea che è minore rispetto a quella degli adulti.
Le ondate di calore possono favorire l’insorgenza e lo sviluppo di contrarre malattie respiratorie croniche, asma e malattie cardiovascolari.
Nei bambini molto piccoli, come i neonati c’è un più alto rischio di mortalità. Dall’Unicef arriva l’appello affinché i governi facciano in modo di limitare il riscaldamento globale di 1,5 gradi Celsius ed è necessario che entro il 2025 raddoppino i fondi per l’adattamento climatico.

Proprio a causa dell’emergenza caldo che ha colpito l’Italia in queste settimane è giunta la notizia di un uomo di 44 anni morto a causa delle temperature troppo elevate mentre stava lavorando in autostrada.