Ecco quali sono le differenze che intercorrono tra cattolici e ortodossi pur nei molti elmenti simili che li accomunano.
Cattolici e ortodossi hanno moltissimo in comune, ma si differenziano per alcuni punti in cui hanno visioni diverse.

Nella storia della Chiesa le divisioni interne e gli scismi sono stati diversi e così è accaduto per gli ortodossi che si sono staccati dalla Chiesa di Roma.
La Chiesa di Roma è stata fondata da Gesù stesso con a capo Pietro, che fu il primo Papa e che durante la sua missione evangelizzatrice assieme a Paolo arrivò a Roma.
Nel 1054 avviene lo Scisma d’Oriente, definito così perché i cristiani orientali, che vivevano a Bisanzio, in quella che è l’attuale Istanbul si staccano fondando la Chiesa ortodossa.
Il motivo dello scisma consiste nel fatto che nel corso del tempo la chiesa orientale aveva sviluppato una teologia e una liturgia proprie diverse in parte da quelle di Roma.
E soprattutto gli ortodossi non riconoscevano l’autorità del vescovo romano. Non riconoscendo il Papa come capo della Chiesa tutta e vicario di Cristo in terra, né l’infallibilità papale in materia dogmatica, gli ortodossi non hanno un’unica chiesa ma varie chiese autocefale con a capo ognuna un patriarca, anche se condividono la stessa fede e liturgia.
Le differenze sostanziali tra cattolici e ortodossi
Pur avendo i pilastri della fede in comune, in un impianto quasi completamente condiviso persistono delle differenze che contraddistinguono cattolici e ortodossi.

Il primo punto riguarda il dogma della Trinità. Mentre per la Chiesa cattolica Padre, Figlio e Spirito Santo sono tre persone uguali e distinte e lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio, per gli ortodossi, che pure li considerano un’unica sostanza divina, non condividano che lo Spirito proceda dal Padre e dal Figlio perchè così ritengono Dio sia accessibile solo dal cuore umano e non dalla ragione.
Per quanto riguarda il peccato originale entrambi concordano sull’esistenza di esso ma per gli ortodossi si ferma alle persone dei progenitori per cui ha portato distruzione e morte, ma non ricade su ogni uomo, cosa in cui invece credono i cattolici.
Ci sono differenze poi circa i sacramenti. Se per la Chiesa cattolica con la Confessione vengono rimessi i peccati e in quel momento il sacerdote agisce in persona Christi, cioè Dio opera attraverso lui, non è così per gli ortodossi per cui esiste la Confessione ma è facoltativa e il sacerdote è solo un testimone.
Il mistero della trasnsustanziazione nella consacrazione eucaristica è chiamato dagli ortodossi trasmutazione e non si riferisce alla consacrazione del pane e del vino ma ad una invocazione allo Spirito Santo.
I sacerdoti ortodossi possono essere sposati ma solo se lo sono prima dell’ordinazione sacerdotale, e i vescovi devono essere celibi, mentre per la Chiesa cattolica esise il celibato come condizione essenziale per accedere all’Ordine.
Anche il pane usato per la celebrazione eucaristica, per i cattolici non è lievitato, secondo il riferimento al pane azzimo citato nell’Esodo nel viaggio degli Ebrei verso la Terra Promessa.
Al contrario per gli ortodossi è lievitato in base ad un passo del Levitico. Sono questi i principali elementi che li differenziano, per il resto gli cattolici e ortodossi sono sicuramenti coloro che hanno più in comune tra le varie confessioni cristiane.

Gli stranieri in Italia, secondo una ricerca, sono per la maggior parte cristiani, distribuiti tra cattolici e ortodossi in base alle varie provenienze geografiche.