Come si elegge un Papa?

Come avviene l’elezione del Papa? In che modo si svolge un conclave? Ecco le fasi e le regole di un momento storico nella vita della Chiesa.

Quando muore un Papa o nel caso in cui dia le dimissioni ( come ha fatto Benedetto XVI, secondo Pontefice nella storia a compiere questo atto) si elegge un nuovo Pontefice.

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Abito del Papa- Canva- riscossacristiana.it

Questo avviene secondo una procedura ben determinata. In tempi moderni le norme per l’elezione del Santo Padre sono state stabilite dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis promulgata il 22 febbraio 1996 da Papa Giovanni Paolo II.

Un’ultima modifica è stata apportata da Benedetto XVI per disciplinare le regole che determinano il Conclave.

Con questa parola, che letteralmente significa sotto chiave, dal latino cum clave, si indica la riunione dei cardinali elettori che hanno il compito di eleggere il nuovo Papa.

Quando muore o si dimette un Pontefice la sede è temporaneamente vacante, si procede quindi a istituire il Conclave che ha luogo nella Cappella Sistina. 

Possono partecipare i cardinali che al momento dell’inizio della sede vacante non hanno compiuto 80 anni. 

Tutti i cardinali elettori vengono perciò convocati a Roma e alloggiano nella Casa Santa Marta, all’interno del Vaticano, il luogo in cui ha scelto di abitare Papa Francesco.

Tutte le fasi che portano all’elezione di un Pontefice

Solitamente prima di entrare in Conclave i cardinali celebrano una messa nella Basilica di San Pietro chiamata Missa Pro Eligendo Romano Pontifice.

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Elezione di Papa Francesco – Facebook – riscossacristiana.it

Poi si riuniscono nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico e cantano l’inno Veni Creator Spiritus, per invocare lo Spirito Santo che li illumini nella scelta.

In corteo entrano nella Cappella Sistina e qui si siedono nei seggi appositamente allestiti. Ogni cardinale giura di svolgere fedelmente il ministero in caso venga eletto Papa e di mantenere il segreto su tutto ciò che riguarda l’elezione.

Rito emblematico è poi l’Extra omnes. È la frase che pronuncia il maestro delle celebrazioni liturgiche chiudendo a chiave la porta.

Da quel momento tutti devono uscire, cerimonieri, fotografi, operatori televisivi e i cardinali devono rimanere da soli.

Viene anche eliminato il segnale per il funzionamento dei cellulari, i cardinali non possono avere contatti con il mondo esterno. Il cibo gli verrà passato nei loro alloggi senza che loro debbano incontrare nessuno.

Ad ogni cardinale viene data una scheda rettangolare per la votazione e dovrà scrivere il nome del candidato. Tra i cardinali vengono estratti a sorte tre scrutatori, tre incaricati di raccogliere i voti dei cardinali infermi e tre revisori.

Prima di votare ognuno fa un giuramento e poi dopo aver scritto il nome del possibile nuovo Papa mette la scheda in un piatto e da questo il foglietto scivolerà nell’urna.

Gli scrutatori procedono al conteggio e vengono letti i nomi dei votati. Poi i foglietti vengono bucati e legati tutti con un filo. Tutte le schede così vengono bruciate nel camino. 

Se il Pontefice è stato eletto verrà inserita una sostanza che darà una fumata bianca e farà sapere al mondo la notizia. Altrimenti se le votazioni hanno dato esito negativo la fumata sarà nera e si procederà ancora ad altre votazioni.

È necessaria una maggioranza di due terzi per eleggere il Papa. Come stabilito da Benedetto XVI, se dopo la 33 votazione non si è ancora arrivati all’elezione si procederà al ballottaggio dei due cardinali che hanno avuto voti maggiori.

Quando il Papa è stato eletto il cardinale Decano chiede il consenso a colui che è stato scelto. Poi gli chiede il nome che vuole prendere.

Viene scritto il verbale dell’elezione e si bruciano le schede e con la fumata bianca il mondo attenderà di lì a poco di conoscere il nuovo Santo Padre.

Lui indosserà la veste bianca tra tre taglie messe a disposizione e canterà il Te Deum con gli altri cardinali. Poi si ritirerà brevemente in preghiera in quella che è definita “stanza del pianto” perché è probabile che pianga per l’emozione e la grande responsabilità di cui è investito.

Segue l’annuncio dalla loggia della Basilica di San Pietro, dove il protodecano pronuncia il famoso Habemus Papam“.

Quindi rivela in latino il nome del cardinale diventato Papa e il nome che lui ha scelto come Pontefice. Dal 1978 Giovanni Paolo II ha introdotto l’uso di fare anche un breve discorso nel momento in cui il nuovo Papa si affaccia per presentarsi e dare la benedezione Urbi et Orbi.

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Elezione di Papa Giovanni Paolo II – Facebook – riscossacristiana.it

Sono 21 i nuovi cardinali che verranno creati nel prossimo concistoro del 30 settembre. Andranno a sommarsi agli alatri cardianali elettori e anche da loro potrà essere eletto un nuovo Pontefice in un eventuale prossimo conclave.