Pericolo alghe: ecco quali non bisogna mai toccare quando si incontrano a mare o sulla spiaggia, il danno sarebbe grande.
Tempo di estate e di vacanze: se si va al mare è bello fare lunghe passeggiate sulla spiaggia ed è possibile imbattersi in gusci di conchiglie, granchi, e anche alghe.

Presi dalla curiosità si può pensare di toccarle, ma in realtà non bisogna farlo. Soprattutto quando si incontrano formazioni molli, agglomerati in mezzo a cumuli di sabbia, è bene starne alla larga e certamente non metterci le mani o i piedi.
Infatti al loro interno potrebbero essere contenute delle meduse e al primo contatto il risultato sarebbe di essere punti.
Niente di particolarmente grave, ma sicuramente molto fastidioso perché provoca bruciore, prurito e arrossamento nella parte colpita.
In temine tecnico si chiamano “nastri di sabbia” e quindi è bene ricordare che se si incontrano è meglio non avvicinarsi troppo.
Ma non solo: in mezzo a questi nastri di sabbia potrebbero essere contenute anche delle formazioni che all’apparenza sembrano dure ma sono gommose al tatto.
Possono esser confusi per rifiuti di plastica, ma in realtà si tratta di qualcosa di ben più particolare.
La Neverita Josephinia, un incontro inaspettato che si può fare in spiaggia
Queste formazioni che si trovano disposte a semicerchio con delle strisce e il bordo ondulato sono le uova di un gasteropode, la Neverita Josephinia.

Chiamato anche “natica” questo animale da aprile a giugno depone centinaia di uova sulla sabbia e vanno a depositarsi dentro i nastri sabbiosi.
Di solito hanno una lunghezza di circa 6 cm e una larghezza di 3 cm e generalmente hanno la parte inferiore ondulata.
Il muco emesso dall’animale insieme a degli agglomerati di sabbia costituiscono queste formazioni così strane. All’interno contengono delle minuscole uova di appena 1 – 2 mm.
Nel corso dell’estate, e in particolare quando la temperatura dell’acqua è più elevata queste piccolissime uova si schiudono.
Quindi toccare questi agglomerati in cui sono presenti varie componenti non risulta pericoloso per l’uomo, ma può danneggiare le uova stesse proprio a causa della loro ridottissima dimensione.
La Neverita Josephinia vive nei bassi fondali ad una profondità di circa 10 metri. Si nutre di altri molluschi e va a caccia di prede.
Presenta una struttura dentata che le consente di addentare i gusci e perforare le conchiglie. Se si trovano sulla spiaggia conchiglie con il guscio bucherellato vuol dire proprio che sono state attaccate dalla Neverita Josephinia.
In tutto il mare Mediterraneo è ben presente e nelle coste italiane si trova prevalentemtene in quelle del Mar Adriatico.
Somiglia abbastanza alle chiocchiole, con il suo guscio che va dai 2 ai 5 cm nelle più grandi. Ha un colore marrone scuro e pur sembrando innocua è un predatore famelico di molluschi.

In questo periodo nel mare italiano sono stati fatti dei singolari avvistamenti che hanno destato qualche preoccupazione.