Paolo Brosio critica la Commissione teologica di Civita Castellana su Trevignano, si perde tempo. Richiede ulteriori analisi delle statuine e della faccenda sulle presunte apparizioni a Gisella Cardia.
Ha voluto dire la sua anche il popolare volto della televisione Paolo Brosio sul caso Trevignano. Lo studioso e devoto numero uno della Madonna di Medjugorje, ha sottolineato all’Adnkronos di aver sempre mantenuto una posizione molto prudente sulle presunte apparizioni della Madonna nella cittadina laziale.
Riguardo a alla condizione mistica dei veggenti bosniaci, afferma di mettere la mano sul fuoco, ossia di essere sicuro della veridicità delle apparizioni. Per quanto riguarda Trevignano, invece, vede molte ombre e poche luci e crede che la Commissione diocesana stia andando verso un responso negativo, una nullità totale.
Brosio fa riferimento alle recenti dichiarazioni del Papa sulle apparizioni mariane, sostenendo che il suo riferimento, anche se non menzionato direttamente. riguardasse proprio Trevignano. La conferma ufficiosa sarebbe da attribuire al vescovo Salvi, non più in pellegrinaggio a Trevignano, come prova che conosce già l’esito dei lavori.
Paolo Brosio su Trevignano nota più ombre che luci, chiede massima prudenza
Brosio solleva delle critiche riguardo all’approccio della Commissione teologica di Civita Castellana nel non aver preso in esame nuovamente le statuine sequestrate a Trevignano. Secondo l’opinionista, la presenza di fenomeni, come lacrimazione delle statuine, può indicare o un fenomeno demoniaco o una veridicità soprannaturale.
Ritiene che sia importante indagare su questi aspetti per ottenere una comprensione completa della situazione. Inoltre, l’ex inviato del tg 4, commenta il fatto che la presunta veggente Gisella Cardia non abbia mai stabilito un rapporto diretto con il vescovo o il parroco, a differenza di quanto avvenuto in altre apparizioni mariane importanti come Lourdes e Fatima.
Come testimone di Medjugorje, Brosio afferma di avere fiducia assoluta nella sua autenticità, ma si mostra preoccupato per le ombre che vede attorno al caso Trevignano. Avrebbe preferito che la Commissione avesse esaminato nuovamente le statuine sequestrate per ottenere maggiori informazioni sulle analisi precedenti e su eventuali aspetti oscuri che potrebbero essere stati trascurati.
Aggiunge e sottolinea l’importanza di rispettare la decisione della Chiesa e afferma che non si può andare contro di essa. Brosio rileva che le apparizioni riconosciute dalle diocesi e dal Vaticano sono molto rare nella storia, con solo una quindicina di casi, e molte rimangono ancora sotto giudizio dopo tanti anni.
Critica le accuse rivolte a Gisella Cardia, sottolineando che non si possono fare giudizi senza una sentenza o una pronuncia ufficiale da parte del vescovo e della Commissione diocesana, al fine di garantire massima affidabilità a tutti.