Vaticano, chiesti 7 anni e 3 mesi di carcere per il cardinale Becciu

Nel processo al cardinal Becciu, condannato dal promotore di giustizia vaticano arriva la richiesta di una pena di 7 anni e 3 mesi di carcere.

Il processo Vaticano sulla gestone dei fondi della Segreteria di Stato e sullo scandalo finanziario che ha coinvolto il cardinale Giovanni Angelo Becciu per la compravendita di un palazzo a Londra prosegue dopo più di un anno e mezzo che ha già visto svolgersi circa 60 udienze.

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Card. Angelo Becciu – Facebook – riscossacristiana.it

Il promotore di giustizia Vaticano Alessandro Diddi ha formulato la richiesta di pena per il cardinale che si concretizza in 7 anni e 3 mesi di reclusione.

Ha richiesto inoltre la confisca di 14 milioni di euro come somma di risarcimento per il danno arrecato. La requisitoria in aula è stata molto dura e al termine sono giunte queste richieste di pena.

Il pm Diddi ha voluto precisare che nonostante siano stati commessi reati contro il patrimonio non sono state avanzate, da parte degli interessati, offerte di risarcimento.

La sanzione di 10.329 euro è stata richiesta sia per il cardinale Becciu che per l’ex Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità di Informazione finanziaria della Città del Vaticano, Renè Brullhart, e anche per Cecilia Marogna, la manager sarda coinvolta.

In totale per i 10 imputati sono state richieste pene complessive per 73 anni e un mese di reclusione e in aggiunta anche pene pecuniarie e interdittive di vario tipo.

La requisitoria del promotore di giustizia

Nel corso della requisitoria, il pm Diddi ha sottolineato che il cardinal Becciu ha usato pervicacemente la leva mediatica per cercare di delegittimare la figura e l’operato del promotore di giustizia. 

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Promotore di giustizia Alessandro Diddi – Facebook – riscossacristiana.it

Come strategia difensiva ha usato un modo alquanto singolare. “La strategia del cardinale Angelo Becciu è che bisogna interferire con le indagini, non interagire con i magistrati. Questo è il suo modus operandi, sempre, da subito fino ad oggi“, così ha affermato Alessandro Diddi.

A replicare sono stati i legali del cardinale che hanno parlato di “teroemi clamorosamente smentiti in dibattimentoaffermando che il promotore di giustizia sostiene una tesi sganciata dalle prove.

Puntano al riconoscimento dell’assoluta innocenza e ad un’assoluzione piena. Descrivono Becciu come un fedele servitore della Chiesa sostenendo che abbia dimostrato buona fede e correttezza.

La diocesi sarda di Ozieri in una nota esprime profonda amarezza e sconforto per le richieste di condanna che sono state formulate dal promotore di giustizia.

Si erge in difesa di Becciu negando che il cardinale abbia interferito e operato in modi non consoni nella gestione della diocesi sia per quanto riguarda il piano amministrativo che per procurare vantaggi personali o a terzi.

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Card. Becciu e Papa Francesco – Facebook – riscossacristiana.it

Il promotore di giustizia Alessandro Diddi si occupa anche di un’altra importante inchiesta, quella che riguarda il caso di Emanuela Orlandi, riaperta nel gennaio scorso a 40 anni dalla scomparsa della ragazza, cittadina vaticana, in un uno dei più grandi misteri italiani.

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