Il maltempo che ha colpito le regioni del Nord si è abbattuto su una chiesa provocando il crollo la croce del campanile e rovinando l’auto del prete.
Dopo l’ondata di caldo torrido che ha oppresso l’Italia per lunghi giorni nelle regioni del Nord ha lasciato il posto a violenti temporali che hanno provocato non pochi danni.
In questa pazza estate sotto il profilo metereologico, le anomalie climatiche la fanno da padrone. Scomparso il clima mediterraneo che caratterizzava i mesi estivi in tutta la penisola con temperature calde ma sopportabili e una stabilità che si protraeva almeno fino alla metà di agosto, adesso non è più così.
Le ondate anticicloniche di matrice africana portano fasi prolungate di alte temperature, che hanno superato ampiamente i 40°, considerando anche i livelli di temperatura percepita, solitamente 4 – 5 gradi oltre quella registrata e i forti tassi di umidità che rendono l’aria irrespirabile.
Dopo questi fenomeni di tipo tropicale il surriscaldamento delle acque provoca ormai troppo spesso lo scatenarsi di temporali di forte intensità con raffiche di vento molto potenti che spesso si traducono in pseudo – cicloni o nubifragi.
A questo spesso si aggiungono anche grosse grandinate che hanno anche un potere piuttosto distruttivo. La zona del basso vicentino è stata particolarmente interessata in questi giorni da questi fenomeni di maltempo.
Panico a Longare: il temporale fa danni alla chiesa
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio a Longare in provincia di Vicenza la pioggia intensa e le forti raffiche di vento hanno gettato nel panico gli abitanti.
Ci sono state piante e alberi sradicati dal suolo, altri che si sono piegati e sono crollati. Sui Monti Berici e sulla Riviera Berica il vento ha raggiunto un’intensità di 100 Km orari.
Più di 50 sono stati gli interventi dei Vigili del Fuoco in una sola notte. Le zone più colpite sono risultate Vicenza, Arcugnago, Montegaldella, Castegnero, Nanto, Brendola, Lonigo, Zovencedo, Altavilla, Sovizzo e Longare.
Proprio in questa località il vento ha abbattuto al croce posta sul campanile della chiesa cittadina. Era pesante e di ferro e cadendo ha colpito l’automobile del parroco che era parcheggiata sotto.
La macchina ne è uscita distrutta: l’abitacolo è stato schiacciato e il parabrezza frantumato. Il commento del parroco, don Paolo Facchin è stato amaramente ironico.
“Ognuno si prenda la sua croce…ma non questa però!” ha commentato il sacerdote. Non si esclude che a causare il danno sia stato anche l’effetto di un fulmine.
La soprintendenza ha transennato l’aera e ha predisposto accertamenti per comprendere la dinamica dell’accaduto. Verranno fatti anche i rilievi per la pianificazione dei futuri lavori di recupero.