31 luglio, la chiesa ricorda Sant’Ignazio di Loyola

Cavaliere convertito e fondatore della Compagnia di Gesù, Sant’Ignazio è ricordato dalla Chiea il 31 luglio.

I suoi Esercizi spirituali sono molto noti e praticati per scoprire se stessi attraverso la meditazione e la preghiera. Grande intuizione di Sant’Ignazio di Loyola che ha fondato l’ordine dei gesuiti.

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Sant’Ignazio di Loyola – Facebook – riscossacristiana.it

Il suo nome completo era Inigo Lopez de Loyola. Nacque da una nobile famiglia ad Azpeitia nei Paesi Baschi nel 1491.

Era figlio di un cadetto e per questo era destinato alla vita sacerdotale però desiderava fare il cavaliere e fu mandato alla corte del re di Castiglia dove studiò e si formò.

I valori che gli vengono insegnati sono quelli cortesi, la lealtà verso la Corona, ma anche ambizione e volontà di affermazione.

Fino ai 26 anni fu dedito alle passioni del mondo esercitandosi nell’uso delle armi e preso da tante vanità.

Si distinse in imprese militari e poi, in seguito al ferimento ad una gamba durante un combattimento, che lo lasciò zoppo per tutta la vita, iniziò la sua conversione.

Mentre era malato cominciò a leggere la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine e La vita di Cristo di Lodolfo Cartusiano e avvenne in lui una profonda conversione. 

Dalla conversione alla fondazione della Compagnia di Gesù

Voleva andare in pellegrinaggio in Terra Santa, e in un periodo in cui fu obbligato ad attendere di poter partire a causa di un’epidemia di peste, apporfondì la meditazione e scrisse la base degli Esercizi spirituali, una serie di riflessioni e consigli che poi rielaborò con il tempo e a cui in seguito diede forma compiuta.

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Esercizi spirituali – Facebook – riscossacristiana.it

Di ritorno dal viaggio in Terra Santa si stabilì in Francia dove cambiò il suo nome in Ignazio e conobbe i primi compagni di quella che sarebbe stata la Compagnia di Gesù.

Fondò quest’ordine religioso che ricevette l’approvazione ecclesiastica nel 1538 e fortemente animata da zelo missionario si basava sui voti di povertà, carità e totale obbedienza al Papa. 

Diede molta importanza alla formazione dei componenti della Compagnia sotto l’aspetto culturale e teologico attraverso un programma di studi ben articolato e strutturato che venne preso a modello anche da istituti scolastici non religiosi.

In obbedienza al Pontefice si trasferì a Roma dove trascorse il resto della vita dedicandosi anche ai poveri e agli ammalati e dove morì il 31 luglio 1556 stremato da varie malattie.

Uno dei principali obiettivi della Compagnia di Gesù era l’azione missionaria. I gesuiti venivano inviati a difendere l’ortodossia cattolica in particolare contro l’eresia protestante che prendeva piede in quel periodo.

L’ordine stabilisce alla base di tutto la relazione con Gesù che porta a cercare Dio in tutte le cose. Nel riconoscere il bisogno del Signore dentro ciascuno lo si riconosce anche negli altri e quindi parte un desiderio di raggiungere gli esclusi, coloro che sono ai margini, i bisognosi di ogni tipo e a svolgere una intensa attività missionaria.

Meditazione e contemplazione, anche attraverso gli Esercizi spirituali, sono la base per strutturare e nutrire la propria spiritualità.

Dai primi 10 compagni che costituirono il primo nucleo della Compagnia di Gesù si è arrivati oggi ad un numero di più di 16.000 gesuiti distribuiti in 100 Paesi nel mondo.

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Sant’Ignazio di Loyola – Canva – riscossacristiana.it

Papa Francesco è un gesuita, il primo Papa gesuita della storia. Punta molto sul concetto di discernimento nella vita, proprio come gli ha insegnato questo grande Santo.

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