Ha fondato l’Ordine dei Predicatori e ha diffuso la preghiera del Rosario: San Domenico di Guzman è un grande santo che viene ricordato l’8 agosto.
La sua nascita fu preannunciata da un sogno, San Domenico, sacerdote spagnolo che fondò l’Ordine dei Frati Predicatori, ebbe una grande devozione mariana e a lui si deve la propagazione della preghiera del Rosario.
Domenico nacque a Caleruega in Spagna nel 1170 da una nobile e ricca famiglia. Prima che nascesse sua madre ebbe un sogno in cui partoriva un figlio che avrebbe incendiato di fuoco tutto il mondo.
In effetti avvenne che Domenico compisse grandi cose per la Chiesa. Ricevette un’educazione cristiana, prima in famiglia, poi nell’adolescenza fu mandato a Palencia dove studiò teologia e arti liberali.
Conobbe la devastazione provocata dalla carestie e dalla guerra. Si narra che diede in vendita molti averi per sfamare i poveri.
Diventò sacerdote a 24 anni e in seguito data la sua vicinanza con il vescovo Martino di Bazan fu inviato in missione diplomatica in Danimarca dove doveva accompagnare la promessa sposa del principe di Spagna. Frequentò anche la Linguadoca come missionario per dieci anni ed ebbe il ruolo di legato papale per contrastare le eresie che vigevano all’epoca.
La predicazione e la devozione a Maria, i pilastri della sua azione
Svolgendo il ruolo di missionario e di legato pontificio Domenico ebbe modo di affinare la predicazione che affiancava sempre alla preghiera e ad un atteggiamento penitenziale.
Nel 1212 mentre si trovava a Tolosa ebbe un’apparizione della Beata Vergine che gli consegnò il Rosario. Avrebbe dovuto pregarlo e diffonderlo per combattere l’eresia albigese.
Così la preghiera del Rosario, anche se strutturata diversamente da quello conosciuto oggi si diffuse ampiamente. Era la propagazione delle 150 Ave Maria che venivano recitate dai frati che non sapevano leggere i 150 Salmi che era consuetudine recitare nei monasteri.
In quegli stessi anni fondò l’Ordine dei Frati Predicatori, il cosiddetto ordine domenicano. Insieme all’Ordine Francescano erano i due movimenti, con molti elementi in comune ma altrettanti differenti, sorti per combattere le eresie e portare avanti la sana e vera dottrina cattolica.
L’Ordine ebbe l’approvazione ufficiale nel 1216 e nel frattempo Domenico viveva in Italia a Bologna. Stremato dal duro lavoro apostolico e dalle grandi penitenze a cui si sottoponeva Domenico morì nell’agosto del 1221 nella città romagnola all’interno del convento che gli era molto caro, quello di San Nicolò delle Vigne.
Fu canonizzato solo pochi anni dopo, nel 1236 e nel calendario romano la sua memoria liturgica è l’8 agosto. La sua tomba si trova nell’omonima chiesa a lui dedicata della città.
