Il terzo giorno della GMG Papa Francesco ha confessato alcuni ragazzi e ai centri di Carità ha parlato degli scartati che sono i prediletti di Dio.
La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ha visto ogni giorno grandi eventi all’interno del mega raduno di oltre 1 milione di giovani provenienti da tutto il mondo.
Durante la terza giornata, dedicata tra le altre cose alla Confessione, anche Papa Francesco ha confessato dei ragazzi.
È avvenuto nel Praca do Imperio all’interno del parco Vasco de Gama che si trova sulle rive del fiume Tago a Belém.
Lì sono stati allestiti 150 confessionali ed uno apposito per Papa Francesco con una poltrona bianca, che però lui ha scelto di non usare, preferendone uno normale e più appartato dove confessare tre giovani.
Si è trattato di un italiano, Samuel, di 19 anni, della guatemalteca Yesvi di 33 anni e dello spagnolo Francisco di 21 anni.
Ognuno di loro, emozionatissimi, hanno avuto la possibilità di confessare i loro peccati e ricevere l’assoluzione da Papa Francesco che raccomanda ai confessori di essere misericordiosi e di non fare un interrogatorio ai penitenti, ma di ascoltarli.
L’arrivo del Santo Padre sul luogo dove si amministrava il sacramento della Riconciliazione è stato accolto dal grido “Esa es la juventud del Papa“, “questa è la gioventù del Papa”.
La visita ai centri di Carità
Dopo le confessioni Papa Francesco si è recato a fare altri incontri. Prima ha conosciuto una donna molto anziana, di 106 anni, nata il giorno della prima apparizione di Fatima, poi ha incontrato una giovane malata e dopo è andato a far visita ai centri di Carità.
Ha incontrato alcuni rappresentanti nel Centro parrocchiale di Serafina. Non ha potuto leggere il discorso preparato perché la poca luce dei riflettori non gli ha consentito di vedere bene.
Quindi lo ha consegnato e ha parlato a braccio. Ha posto la domanda su cosa effettivamente deve essere l’impegno nei confronti dei poveri.
“Mi fa schifo la povertà degli altri? Cerco la vita distillata che non esiste? Quante vite distillate inutili“, queste sono state le domande e l’esclamazione del Santo Padre.
Ha sottolineato che siamo tutto fragili e bisognosi e che “gli esclusi, gli emarginati, gli scartati, i piccoli, gli indifesi sono il tesoro della Chiesa, sono i preferiti di Dio“.
Ricorda un giovane portoghese, Giovanni Ciudad, canonizzato dalla Chiesa come San Giovanni di Dio, che ha fondato i Fratelli Ospedalieri.
Ha poi visistato la Chiesa e il Centro Social Paroquial Sao Vicente de Paulo alla periferia di Lisbona, un centro sorto dove c’erano povere baracche.
I volontari si occupano di persone abbandonate, anche di bambini, con un asilo nido, una scuola e un luogo ricreativo per bambini e ragazzi.
Ma c’è anche una casa di riposo per anziani. In conclusione di giornata Papa Francesco nel ricevere una delegazione del centro internazionale di dialogo KAICIID ha parlato dell’importanza del dialogo e della fraternità e del rischio di cadere nel proselitismo.
La GMG si conclude domenica 6 agosto con la Messa celebrata dal Santo Padre e altre cerimonie conclusive al termine di evento di cinque giornate intensissime e certamente indimenticabili per i ragazzi che vi hanno partecipato.