I giovani e la catechesi

Don Fabio Rosini riflette sull’importanza della catechesi per i giovani e le risposte da fornire per andare incontro ai loro veri bisogni.

La Giornata Mondiale della Gioventù in corso a Lisbona suscita riflessioni circa le necessità dei ragazzi in un’analisi della condizione giovanile oggi.

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Don Fabio Rosini – Instagram – riscossacristiana.it

A farlo è don Fabio Rosini, della diocesi di Roma, Direttore del Servizio delle Vocazioni. In un articolo sul quotidiano Avvenire esprime le sue considerazioni su cosa è bene dare ai giovani oggi.

La sua attenzione è posta sulla Parola, che sembra esser messa in secondo piano con l’interesse spostato verso l’attivismo e concentrato più sulle opere di misericordia corporali che su quelle spirituali.

Solo pratica e soluzioni concrete non possono essere i giusti insegnamenti da fornire ai ragazzi. Per una crescita che arrivi a maturazione c’è bisogno che ci sia un’interiorizzazione, una comprensione profonda, intellettuale e spirituale.

Andare a risolvere tutte le problematiche pratiche, mettere a disposizione ogni sorta di comodità non risponde alle domande profonde che i ragazzi si portano dietro.

Don Fabio Rosini si chiede cosa può restare ai giovani della Giornata Mondiale della Gioventù se non comprendono cosa Dio sta dicendo loro attraverso l’esperienza di questi giorni.

La sete di senso dei giovani e come colmarla

Proporre ai giovani solo canti, balli e occasioni festose e giocose ha il rischio di creare un “kindergarten cattolico“, come lo definisce Rosini.

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Giovani – Canva – riscossacristiana.it

Un intrattenimento che va incontro all’esuberanza giovanile non può essere la risposta ai loro interrogativi interiori. I giovani sono assetati di senso, hanno bisogno di una meta, di un traguardo che dia significato.

Fa il paragone con un malato che ha necessità di trovare il senso al suo dolore anche più del sollievo fisico. I giovani quindi devono avere, da parte degli adulti, catechesi, deve essergli portata la Parola che gli faccia trovare il senso. 

Devono essergli dati gli strumenti per salvarsi dalla banalità delle proposte che arrivano loro dal mondo. Dalla superficialità degli influencer e dei luoghi comuni che imperano da ogni parte devono portersi destreggiare.

E per poterlo fare hanno la necessità di aver ricevuto quello che gli arrvia con la catechesi, che come dice Rosini, se gli viene negata, “viene interrotto il flusso della traditio necessaria perché ci siano figli di Dio nella prossima generazione“.

O l’uomo è un figlio o è un ingegnere che batte il piedino attendendo la prossima comodità, la prossima domotica in cui infantilizzarsi sempre di più” riflette puntualmente il sacerdote.

Per dialogare, sapersi relazionare, esprimersi, ascoltare, lasciarsi anche mettere in crisi dall’altro e dalle sue differenze, in modo da evolversi e imparare la cosa più importante, amare, c’è bisogno che gli adulti facciano la loro parte e insegnino.

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Don Fabio Rosini – Instagram – riscossacristiana.it

Ai giovani pensa anche il calciatore francese Olivier Giroud che in un video messaggio indirizzato ai partecipanti alla GMG testimonia il suo amore per Gesù e la sua fede che illumina la sua vita e invita i ragazzi a fare altrettanto.

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