Sacerdozio aperto alle donne, quando la Chiesa cambierà opinione

Il tema ritorna periodicamente nel dibattito di parte della Chiesa: il sacerdozio alle donne sarà mai ammesso? 

Il sacerdozio nella Chiesa Cattolica è esclusivamente maschile. I motivi sono fondati e si basano sul volere di Gesù che, come risulta dai Vangeli ha fondato la sua Chiesa dando a Pietro, un uomo, il compito di condurla.

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Ultima Cena – Adobestock – riscossacristiana.it

Influenzata da un filone femminista una piccola parte della Chiesa, in particolare nel mondo tedesco, pone la questione del sacerdozio aperto anche alle donne. 

Dibattuta da tempo, periodicamente il tema ritorna alla ribalta e i sostenitori dell’ammissione delle donne al sacerdozio ministeriale auspicano aperture in merito.

La questione viene posta in termini di presunta discriminazione delle donne che verrebbero così escluse dal compiere ciò che solo un uomo può fare: celebrare la messa e i sacramenti.

Ma si tratta di discriminazione o c’è un fondamento che non toglie niente alle donne? Nella Chiesa le donne non sono mai state ammesse a svolgere il ruolo del sacerdote e questo non per un’idea di una differenza di valore, ma per ben altre specificità.

Il documento Ordinatio Sacerdotalis di San Giovanni Paolo II spiega tutto

A fornire una spiegazione ben articolata e dettagliata sull’esigenza che il sacerdote sia esclusivamente un uomo c’è la Lettera Apostolica Ordinatio Sacerdotalis che ha scritto San Giovanni Paolo II nel 1994.

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Sacerdote – Canva – riscossacristiana.it

Le motivazioni che vengono date sono principalmente tre: la prima si sofferma sull’ordine divino. Il sacerdozio maschile è una disposizione data da Gesù stesso nel momento in cui affida a Pietro il compito di condurre la Chiesa.

Dai Vangeli si evince che Gesù ha scelto solo uomini come apostoli e anche se c’erano donne che lo seguivano ed erano sue discepole non sono state inserite tra i Dodici.

Non si tratta di una discriminazione, che peraltro sarebbe stato Gesù stesso a compiere, ma di una scelta dettata dalla complementarietà di ruoli che c’è tra uomo e donna in base alle specificità di ognuno.

Sono tante le donne che emergono nella Chiesa con ruoli importanti e, anzi, solo il Cristianesimo ha elevato il genere femminile alla dignità che gli spetta, dando pari valore dell’uomo in quanto essere umano.

Nel Cristianesimo c’è la figura di Maria, che è perfino Madre di Dio, colei che ha portato il Figlio di Dio nel suo grembo e che con il suo sì ha consentito che avvenisse l’Incarnazione e quindi la salvezza del mondo.

Ma è differente il ruolo di ministro che nell’amministrare i sacramenti agisce in persona Christi. Gesù era maschio e solo un maschio può rappresentarlo e svolgere il ministero che lui ha deciso dovesse essere istituito.

La Chiesa infatti, non cambierà opinione su questo punto, perché è guidata dallo Spirito Santo e resiste alle dottrine eretiche che pure soffiano all’interno di essa.

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Gesù e gli apostoli – Adobestock – riscossacristiana.it

Ma, come si diventa sacerdote? Qual è il percorso da seguire per intraprendere quello che non è un lavoro, come spesso viene etichettato, ma una missione di vita che nasce da una vocazione, da una chiamata del Signore.

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