Addio a Michela Murgia, credente non ortodossa

È morta Michela Murgia: scrittrice e drammaturga di talento. Opinionista e blogger, si definiva una credente inquieta.

michela murgia morta
Michela Murgia – Facebook- riscossacristiana.it

Lei stessa qualche mese fa, a maggio, aveva annunciato pubblicamente di avere un tumore ai reni al quarto stadio. Nel poco tempo che le è rimasto da vivere ha continuato a proporre e diffondere ciò in cui credeva.

Michela Murgia è morta giovedì 10 agosto a Roma. Era nata a Cabras in Sardegna nel 1971. Dopo il diploma si laurea in Teologia e lavora come insegnante di religione nelle scuole.

Ma in seguito svolge vari altri lavori, come la venditrice telefonica, la venditrice di multiproprietà, dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica, portiera notturna, operatrice fiscale.

Si afferma come scrittrice fin dal suo primo romanco dal titolo Il mondo deve sapere che tratta il tema del lavoro di telemarketing in chiave satirica.

Dal libro nasce la sceneggiatura del filme Tutta la vita davanti. È con il romanzo Abbacadora che determina il suo successo. La storia ambientata nella sua Sardegna tratta i temi dell’eutanasia e dell’adozione.

Vincitrice di numerosi premi letterari per opere in cui esprime il suo credo femminista e politico di sinistra. È stata anche conduttrice radiofonica per Radio Capital e curava la rubrica l’Antitaliana su L’Espresso.

Il rapporto controverso con la fede

Michela Murgia è stata una figura controversa: con grande talento si è affermata come scrittrice, drammaturga, critica letteraria, ma era nota anche come blogger e opinionista. 

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Michela Murgia – Facebook- riscossacristiana.it

Femminista convinta, attivista per i diritti civili, si è definita una credente inquieta. Contestava i principi fondamentali della fede e della morale cattolica e lottava a favore di aborto, eutanasia, diffondeva la teoria di famiglia queer e gli ideali di vita delle persone LGBTQ.

Nonostante questo si dichiarava cattolica. Ha sempre voluto porsi fuori dagli schemi. Ha partecipato all’incontro di Papa Francesco con gli artisti lo scorso giugno, ormai molto malata.

Tra le sue ultime opere c’è God save the queer in cui manifesta chiaramente il suo pensiero discordante dal magistero della Chiesa affermando anche il concetto di famiglia fluida, quale lei stessa ha dichiarato di avere.

Con un carattere determinato e forte, proponeva la sua personale idea di accoglienza ed inclusività e ha scelto di sposarsi civilmente solo qualche settimana fa come atto politico dichiarando di non credere nel valore del matrimonio.

Ha continuato a scrivere anche durante la lunga malattia, che l’ha colpita prima dal 2014 al 2016 per poi ritornare nell’ultimo anno e portarla in fase terminale.

La us aultima opera l’ha consegnata prima di morire ed è un testo a favore della cosiddetta gestazione per altri, di cui in Parlamento si discute con la proposta di legge per dichiararlo reato universale.

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Michela Murgia – Facebook- riscossacristiana.it

Il suo funerale verrà celebrato sabato 12 agosto nella Chiesa degli Artisti a Roma e sarà officiato da don Walter Insero che solitamente celebra le esequie di personaggi famosi e del mondo dello spettacolo.

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