Sulla vicenda delle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano arrivano come un fulmine le parole di Papa Francesco.
Il fenomeno della cosiddetta Madonna di Trevignano, sotto la forte attenzione dei media in questi ultimi tre mesi, ma che dura da ben sette anni sembra essere arrivato ad un punto di svolta.
Nonostante la determinazione di Gisella Cardia, alias Maria Giuseppa Scarpulla, questo il vero nome della pseudo veggente siciliana che risiede nella cittadina sul lago di Bracciano dove dal 2016 afferma di avere apparizioni della Madre di Dio e tutta una lunga serie di carismi mistici, la situazione sembra prendere una piega che certo lei non vorrebbe.
A segnare un cambiamento nella vicenda su cui sta indagando la Commissione istituita da mons. Marco Salvi, il vescovo di Civita Castellana, la diocesi competente, stanno dando un forte impulso proprio le parole di Papa Francesco pronuciate qualche giorno fa.
Durante la sua partecipazione alla trasmissione “A Sua immagine” la giornalista conduttrice Lorena Bianchetti gli ha posto una domanda circa le apparizioni mariane, facendo un riferimento anche se non esplicito fortemente comprensibile alla vicenda di Trevignano Romano.
Il Papa ha risposto in modo abbastanza esplicativo e anche se non ha apertamente parlato della situazione specifica le sue parole sono state un chiaro pronunciamento che fa comprendere quale possa essere il giudizio della Commissione che si sta attendendo con trepidazione.
Papa Francesco mette in guardia dalle false apparizioni
Le apparizioni mariane nella storia sono esistite e quelle riconosciute sono ben poche. Le più famose sono certamente quelle avvenute a Lourdes e a Fatima, ma anche altre hanno ricevuto il riconoscimento di autenticità e altre sono al vaglio di attento studio.
La risposta del Santo Padre è arrivata come un monito a non credere a tutto e a discernere seguendo sempre la Chiesa che è preposta a dare un giudizio dopo approfondite analisi e valutazioni.
“Le apparizioni mariane? Non cercare lì, perché quello è uno strumento della devozione mariana che non sempre è vero. A volte sono immagini della persona”.
Non bisogna fermarsi ai fenomeni straordinari, la fede non deve basarsi su quello. Infatti per la Chiesa credere o no anche alle apparizioni riconosciute non costituisce un obbligo.
Inoltre il Papa si è soffermato a sottolineare che la devozione mariana porta sempre a Gesù, la Madonna indica Suo Figlio e se non avviene questo certamente non si tratta di qualcosa di autentico e vero.
“Quando la devozione mariana è troppo incentrata in se stessa non va bene, sia incentrata sulla Madonna che su chi vede“ ha poi proseguito il Pontefice, indicando come sia opportuno considerare che se si è davanti ad un veggente che accentra su di sè l’attenzione, spesso considerandosi santo già in vita, è di certo un comportamento che non viene da Dio.
Il fenomeno della Madonna di Trevignano verso la fine
Dopo il comunicato del vescovo Salvi del 1 giugno scorso, che “in base ai primi orientamenti a cui è giunta la Commisione“ sconsigliava ai fedeli di partecipare agli incontri di preghiera organizzati dalla Scarpulla, e poi le parole del Papa del 4 giugno anche le reazioni dei fedeli o sostenitori della vicenda sembrano essere di diverso tipo.
Mentre intervistati da vari giornalisti televisivi i fedelissimi presenti alla presunta apparizione del 3 giugno hanno espresso parole di disinteresse al monito del vescovo e quindi di disubbidienza alla Chiesa altri come Paolo Brosio hanno cambiato opinione.
Mentre nei mesi scorsi prendeva le difese della donna e aveva una posizione possibilista circa la veridicità del fenomeno, adesso afferma che sul fenomeno ci sono “più ombre che luci”.
Inoltre rivela che secondo indiscrezioni a lui risulta che la Commissione indagatrice pronucnierà un verdetto di “non constat” ovvero la totale assenza di Dio in ciò che sembra accadere attorno alla figura di Gisella Cardia.